di C.F.

Un presepe con le pietre della basilica di San Benedetto e un albero di Natale di 14 metri tagliato a Campi che, va rilevato, non ha mancato di far discutere sui social. Questa la doppia iniziativa dei frati di Assisi che per giovedì 8 dicembre hanno programmato l’accensione e la benedizione dell’albero e del presepe nella piazza inferiore della basilica di San Francesco interamente dedicata ai terremotati umbri e dell’intero Centro Italia.

Benedizione e accensione La santa messa delle 17 sarà presieduta dal cardinale Peter Turkson, prefetto del dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, dopodiché alle 18.10 si terrà la cerimonia di accensione e benedizione aperta dal custode del sacro convento di Assisi, padre Mauro Gambetti, durante la quale verranno consegnati dei doni alle famiglie più bisognose. All’appuntamento natalizio sono attesi anche cinquanta nursini accompagnati dal parroco della cattedrale di Santa Maria, don Marco Rufini, e i profughi ospitati dalla Caritas di Assisi, mentre tra le autorità è prevista la partecipazione del sindaco di Betlemme, Vera Baboun, oltre che di un rappresentante della Regione Piemonte che quest’anno ha sostenuto le attività dei frati.

Le pietre di San Benedetto per il presepe In particolare dai frati si apprende che l’operazione di prelievo delle pietre selezionate tra le macerie della basilica di San Benedetto è avvenuta alla presenza della Soprintendenza che ha autorizzato l’operazione. Le pietre non saranno modificate ma semplicemente utilizzate per ricostruire la scenografia della rappresentazione della natività, dopodiché restituite. Le proteste sui social dei nursini colpiti dal terremoto, però, sono lievitate per il taglio dell’albero in zona Campi di Norcia. Anche qui i frati di Assisi spiegano che la pratica è stata regolarmente autorizzata dagli enti preposti e al posto dell’abete di 14 metri saranno messe a dimore cinque piccoli alberi.

Le parole di padre Gambetti L’iniziativa, evidenziano dal Sacro convento, nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma delle popolazioni terremotate, lo scorso anno il presepe venne realizzato con un barcone di Lampedusa: «Abbiamo allestito sulla piazza inferiore di San Francesco – dichiara padre Gambetti – un presepe con le rovine della cattedrale di Norcia e della basilica di San Benedetto. Lì, al centro, la culla: un elmetto dei Vigili del Fuoco. Il terremoto, come ogni crisi dell’anima, è l’occasione per vivere la sconcertante ed affascinante scoperta e possibilità d’incontro autentico con gli altri. Per questo Natale vorremmo far nascere dentro di noi una nuova vita, una vita per l’altro».

Il sindaco di Assisi Per la benedizione e accensione dell’8 dicembre nella basilica di San Francesco anche il coro di voci bianche, alunni delle classi IV e V dell’Istituto Comprensivo Assisi 1 diretto da Giulia Rinaldi e accompagnato al pianoforte da Emiliano Piermatti, che si esibirà con i tradizionali canti natalizi. «La visita del sindaco di Betlemme, alle celebrazioni e all’accensione dell’albero di Natale nella piazza Inferiore di San Francesco, è molto importante – dichiara il sindaco Stefania Proietti – e conferma il ruolo centrale della città Serafica nel mondo. Il legame con Betlemme, città gemellata con Assisi dal 1988, sulle orme di San Francesco, è fondamentale per le relazioni che la nostra città mantiene nel mondo e per rafforzare la rete che ci vede centrali nel dialogo interreligioso e interculturale in piena attinenza con lo Spirito di Assisi».

@chilodice

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