di Ivano Porfiri
«Siamo felici di presentare alla cittadinanza un’Afas che si sta rafforzando». Con queste parole, il presidente Virgilio Puletti condensa lo stato dell’arte dell’azienda che gestisce le farmacie comunali di Perugia. In una conferenza stampa, alla presenza del sindaco Andrea Romizi, l’intero Cda ha descritto prima la situazione dei conti, snocciolando i numeri peraltro già resi pubblici in occasione del passaggio in commissione comunale, per poi parlare dei progetti futuri, soprattutto in ambito sociale. Proprio il sindaco ha plaudito all’«idea forte e condivisa di farmacie pubbliche su cui si sta lavorando, sfatando anche un pregiudizio. E’ giusto, però, partire dai numeri e ragionare su ogni euro investito e l’approccio sta dando i suoi risultati».
Il bilancio Puletti ha espresso soddisfazione per il fatto che il bilancio Afas sia stato approvato all’unanimità in commissione. «Si tratta di un attestato importante». Quanto ai numeri, rimarcato il calo dei costi sia per i farmaci venduti, che per le risorse umane («soprattutto per la riduzione degli straordinari») e gli oneri finanziari («resta da ristrutturare ancora parte del debito»). Il risultato operativo lordo parla di 645 mila euro, in crescita del 21 per cento sul 2015, l’utile di 399 mila euro, il tutto versando 750 mila euro al Comune per l’affitto del ramo d’azienda. «I meriti? Per onestà dico che il 2015 è stato un anno con forti patologie influenzali – ha ammesso Puletti – ma abbiamo lavorato molto su programmazione e controllo. Pur in un momento difficile, i nostri risultati sono importanti, anche grazie alle straordinarie risorse umane su cui possiamo contare».
Bilancio sociale Tra le voci di bilancio dell’Afas non di poco conto è quella che vede 429 mila euro destinati al cosiddetto “bilancio sociale”. «Non è una spesa, ma un investimento – secondo il direttore generale Raimondo Cerquiglini – e comprende una serie di molteplici iniziative».
Piano industriale Dell’attuazione del progetto di rilancio dell’azienda ha parlato il vicepresidente Federico Ricci, per il quale «Afas è un’azienda speciale che performa in maniera eccellente. Il Piano industriale è il nostro patto con i cittadini proprietari e, allo stesso tempo, utenti dell’azienda. Chi lo avrebbe detto, quando abbiamo iniziato, che saremmo arrivati a una redditività di 1,3 milioni ponendoci tra le prime 40 aziende in Umbria? Ora possiamo dire a tutti i perugini: state tranquilli, perché abbiamo una prospettiva di lavoro e crescita».
Progetti Tra i progetti futuri, Ricci ha parlato del restyling di due farmacie entro marzo 2017 (tre sono già state fatte), dell’ampliamento di due e dell’apertura di altre due facendo leva sul ‘Crescitalia’ di Monti su cui «stiamo parlando con la Regione», ha precisato. Il prossimo anno, Afas lancerà anche una rilevazione di “customer satisfaction” per verificare il grado di apprezzamento degli utenti.
Baby Pit Stop Infine, nei prossimi mesi, come spiegato dalla consigliera Annalisa Mierla, Afas darà vita a un «importante progetto sociale» insieme all’Unicef: nelle farmacie comunali verrà allestito un angolo dedicato alle mamme con una postazione per l’allattamento e un fasciatoio. «Un vero pit stop per chi è fuori casa e vuole cambiare e nutrire il proprio piccolo – lo ha definito Mierla -. A tal proposito vorrei dire di sdoganare l’allattamento al seno, la cosa più naturale e preziosa che possiamo fare. Non ha senso relegarla dentro le mura di casa». Inizialmente, con 40 mila euro di investimento, il progetto riguarderà sette farmacie: Pallotta (settembre), San Sisto (ottobre), Città della Pieve (novembre), Madonna Alta (dicembre), Ponte S.Giovanni (gennaio 2017), Pila (febbraio 2017), San Marco (marzo 2017). Ma l’intenzione è estenderlo.