È nata a Lucca, il 16 settembre del 1912. Studentessa universitaria a Pisa, alla facoltà di Lettere, conobbe Walter Binni nel 1932 alle lezioni dell’italianista Attilio Momigliano. Dal 1933 iniziò questa profonda relazione d’amore, di cui sarebbe stata la compagna di tutta una vita. Si sposarono nel gennaio del 1939, stabilendosi a Perugia, dove Binni insegnava all’università per Stranieri. Dopo la Liberazione, fu eletta per il Partito socialista nel primo consiglio comunale di Perugia, mentre Binni fu eletto deputato socialista all’Assemblea costituente.
La storia La coppia visse a Perugia dal 1939 al 1948, gli anni dell’antifascismo, della guerra, della Resistenza e della Costituente. Furono sodali del filosofo nonviolento Aldo Capitini. Fu Binni a scrivere l’epitaffio sulla tomba del filosofo, definendone le caratteristiche di ‘laico religioso, rivoluzionario nonviolento’. Dopo la morte del marito, avvenuta nel 1997, Elena si era dedicata all’ordinamento del suo archivio. La sua biblioteca di studioso (15.000 volumi) è stata donata, per sua volontà, alla Regione Umbria, per essere collocata nella Biblioteca comunale Augusta di Perugia, dove oggi si trova, finalmente catalogata. Il lavoro più impegnativo ha riguardato l’archivio, che oggi si trova in gran parte all’Archivio di stato di Perugia: lettere (più di 14.000), fotografie, documenti. Con i figli Francesco e Lanfranco, Elena stava ancora ordinando gli ultimi materiali.
Perugia A proposito delle amicizie perugine, Elena ci aveva dichiarato: «È indelebile il ricordo di tanti amici: Aldo Capitini, Bruno e Maria Enei, Ilvano e Marisa Rasimelli, Maria Schippa, Piera Brizzi, Alberto e Renata Apponi, Remo e Clara Mori. L’elenco sarebbe lunghissimo, di una straordinaria varietà umana ed esistenziale». Da alcuni anni, Elena Benvenuti viveva in Toscana, nella campagna lucchese, con il figlio Lanfranco e la nuora Tiziana. Nel 2012, ormai centenaria, ha trascritto le lettere di Binni a Luigi Russo, per la pubblicazione del Carteggio 1934-1961 tra i due grandi italianisti. Elena, come il figlio Lanfranco, apprezzava le iniziative culturali poste in essere dall’accademia del Donca, allo scopo di tener viva la memoria e i meriti dei nostri concittadini.
Varasano e Romizi «Con la scomparsa di Elena Benvenuti – scrivono in una nota congiunta il sindaco Andrea Romizi e il presidente del Consiglio comunale Leonardo Varasano -, donna di grande cultura, vedova del critico e politico perugino Walter Binni, se ne va un pezzo significativo della storia della città e delle sue istituzioni. Eletta nel primo consiglio comunale di Perugia del dopoguerra, Elena partecipò attivamente alla difficile fase della ricostruzione. Il suo prezioso contributo in quella complessa stagione – continua la nota – non andrà disperso: l’Amministrazione comunale, unita nel cordoglio alla famiglia Binni, ricorderà sua la figura anche nell’ambito delle celebrazioni che si terranno nella prossima primavera per ricordare i 70 anni dalle prime elezioni amministrative dopo la caduta del fascismo».