Le poste centrali di Perugia (foto F. Troccoli)

La giunta comunale di Foligno ha dato mandato agli uffici comunali di avviare tutte le procedure necessarie, comprese quelle di natura legale, per scongiurare le chiusura degli uffici postali delle frazioni montane di Annifo e Capodacqua.

Annifo e Capodacqua perdono uffici postali Nei giorni scorsi Poste Italiane, come noto, ha comunicato il recesso dal contratto di locazione per l’immobile sede dell’ufficio postale di Annifo, di proprietà comunale. Analogo recesso è avvenuto per il locale, sede dell’ufficio di Capodacqua, non iscritto al patrimonio dell’ente, che aveva comunque dato la propria disponibilità a fornire spazi di proprietà.

L’INCONTRO DI FIRENZE 

Comune pronto a tutte le azioni per scongiurare chiusura La decisione della giunta guidata dal sindaco Nando Mismetti segue le precedenti comunicazioni inoltrate a Poste Italiane in merito alla razionalizzazione degli sportelli postali nel territorio comunale con la paventata chiusura di quelli di Annifo e Capodacqua. Nel dettaglio il Comune di Foligno aveva sottolineato l’importanza di mantenere le sedi di Annifo e Capodacqua, aperti solo due giorni a settimana, perché hanno sempre garantito servizi primari per il territorio.

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Non ci sono banche né mezzi di trasporto Le due chiusure decise da Poste Italiane potrebbero, invece, provocare una significativa riduzione dei servizi essenziali per i cittadini, in particolare per gli anziani. Nelle due frazioni, come dettagliato in più di una circostanza dal municipio, sono praticamente assenti servizi di trasporto pubblico con cui i residenti dovrebbero raggiungere gli uffici postali nei paesi vicini. Per questi motivi i soggetti più deboli, in particolare gli anziani non avrebbero più margine di autonomia, considerando che nei due centri non sono presenti neanche sportelli bancari, in grado di sopperire all’assenza degli uffici postali.

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