Modifiche sostanziali all’assetto del blocco chirurgico. Carenza di personale. E rischio di depotenziamento della Chirurgia di Spoleto. Questo alcuni dei temi affrontati dal Tribunale del Malato e dal primario del reparto, il dottor Gianpaolo Castagnoli, nell’ambito di un incontro richiesto dall’associazione che da qui alle prossime settimane sarà protagonista di una serie di incontri con i responsabili dei vari settori «al fine – si legge in una nota – di monitorare la situazione del nostro ospedale sia nell’interesse del paziente che vi accede ed anche in previsione della stesura , ormai prossima, del nuovo Piano sanitario regionale e dell’auspicato programma di integrazione con il nosocomio di Foligno».
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Riorganizzazione del blocco operatorio In particolare, nel confronto Castagnoli ha spiegato alla delegazione dell’associazione quanto fatto negli ultimi mesi e i programmi che si intende attuare per la struttura complessa nel futuro anche se, va detto, il punto sulla Chirurgia robotica sarà fatto nell’ambito di un incontro specifico. Al Tribunale del Malato, il primario ha spiegato che negli ultimi mesi è stata eseguita la sostituzione di strumentazioni indispensabili per l’esecuzione degli interventi in video laparoscopia per un investimento complessivo di circa 100 mila euro, ma ben più complessa sarà la riorganizzazione del blocco operatorio di Chirurgia. Stando a quanto riferito dall’associazione, infatti, Castagnoli ha intenzione di procedere alla modifica dell’intero assetto chirurgico che deve beneficiare dell’adeguamento alle normative vigenti per renderlo pienamente operativo.
Personale e futuro L’altro nodo da sciogliere è quello della carenza di personale medico, di cui da anni soffre il reparto. In questo senso il primario, avrebbe spiegato che il reparto è in attesa del «trasferimento di una dottoressa momentaneamente collocata a Foligno, ma anche che con ogni probabilità dovrà essere sostituito il dottor Spaziani che sembrerebbe orientato verso l’Endoscopia digestiva». Sul tavolo, invece, il Tribunale del malato ha messo «i timori per una possibile e ulteriore diminuzione dei posti letto del reparto perché – è stato spiegato – da qualche tempo si mormora di una trasformazione del secondo piano della Chirurgia in Medicina d’urgenza, a causa della cronica mancanza di letti nell’area medica». La reazione del dottor Castagnoli sarebbe stata ferma «con ampie rassicurazioni sul futuro di Chirurgia, garantendo che mai poi e mai permetterà l’impoverimento di Chirurgia».