di Mar. Ros.
Dopo attese e accuse di ritardi e inadempienze tra istituzioni e Federazione italiana canottaggio, l’ennesima tegola sul progetto di riqualificazione del centro remiero di Piediluco: la Soprintendenza ha inviato preavviso di diniego. L’amministrazione comunale e il presidente Fic Giuseppe Abbagnale pronti a fare il punto sullo stato dell’arte dell’iter progettuale: il prossimo 13 gennaio a palazzo Spada, in una conferenza stampa.
Il caso A fine estate 2015 le vicende del Centro federale hanno tenuto banco per alcuni giorni, prima con la sortita di Abbagnale sui ritardi maturati dal Comune, poi con la notizia di inadempienze da parte della Fic. La stessa Federazione, a ottobre, ha provveduto ad inviare la documentazione mancante ma con una nota del novembre scorso la Soprintedenza belle arti e paesaggio ha espresso parere negativo.
Soprintendenza L’intervento progettato dai tecnici Fic sarebbe risultato in contrasto col decreto ministeriale 396 del 1957 che ha dichiarato l’area di notevole interesse pubblico e non finalizzato ad un miglioramento della qualità paesaggistica complessiva dei luoghi, in quanto determinerebbe una modificazione dell’assetto percettivo panoramico, sarebbe dunque elemento di alterazione del paesaggio. In particolare gli aspetti più invasivi sarebbero costituiti dall’aumento di volume all’interno dell’area oggetto d’intervento, dovuto alla realizzazione di un magazzino della superficie coperta di 64 mq; la presenza nel progetto del mantenimento dell’impianto solare con pannelli, che risultano incongrui al luogo e la modifica dei prospetti.
Comune di Terni Palazzo Spada non è rimasto a guardare, piuttosto attraverso il Responsabile del procedimento ha inviato d’urgenza le osservazioni sull’avviso di diniego espresso dalla Soprintendenza, precisando che: «L’intervento non prevede alcun aumento di volume; la proposta dei pannelli solari tiene conto della tipologia usata attualmente; non è prevista modificazione dei prospetti dell’edificio; la mancata realizzazione delle opere di adeguamento e messa a norma dell’edificio dal punto di vista energetico ed architettonico comporta l’irreversibile invecchiamento dell’immobile e la limitazione al futuro utilizzo creando possibili fenomeni di degrado ambientale (come nel caso dell’ex Merendero e dell’ ex scuola elementare di Piediluco)». E così via fino a replicare punto per punto al parere espresso dalla Soprintendenza.
Progetto Le attività per il potenziamento, adeguamento e valorizzazione del Centro prevedono un investimento complessivo di un milione e 300 mila euro da attuare per stralci funzionali, previsti: messa a norma, risanamento e riqualificazione della struttura, riqualificazione energetica, manutenzione impiantistica, percorsi lungolago per accesso ai pontili d’imbarco e sbarco finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche, strutture di servizio e campo di regata internazionale, riparazione e ricovero imbarcazioni, realizzazione foresteria e servizi connessi. Parte degli interventi indicati nel quadro economico, dovrebbero essere finanziati direttamente dai partner istituzionali (Comune, Provincia e Regione) per un importo stimato di 640 mila euro.
Il lotto funzionale Secondo il Comune non è prevista alcuna alterazione della componente paesaggistica ma l’intervento si pone l’obiettivo di garantire il decoro del contesto e le migliori condizioni possibili di fruibilità agli atleti, ai preparatori e al pubblico. «Non si prevede alcuna modifica dell’assetto percettivo, scenico o panoramico, così come si evidenzia dagli elaborati fotografici trasmessi». Come finirà la vicenda, difficile prevederlo: bocche cucite fino al 13 gennaio quando amministrazione e presidente Fic Abbagnale faranno chiarezza.
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