Oratorio del Crocifisso e chiesa di Santa Caterina. Questo il patrimonio storico artistico sul quale il Comune di Foligno ha disposto l’attivazione dell’Art bonus annunciato nella conferenza di fine anno dal vicesindaco Rita Barbetti.
Art Bonus a Foligno Come noto lo strumento introdotto dal ministero per i Beni e le attività culturali (Mibac) mira a ingrossare le fila dei mecenati attraverso sgravi fiscali fino al 65%. Nella sostanza i cittadini possono sostenere finanziariamente con contributi liberi interventi di restauro o preservazione del patrimonio comunale ottenendo un alleggerimento delle tasse. Operazione analoga è già stata avviata a Spoleto, dove è lungo l’elenco dei beni immobili e mobili aperti al sostegno dei privati, e ora anche a Foligno è possibile aiutare i beni culturali.
I tre restauri selezionati In particolare il vicesindaco Barbetti ha selezionato in questa prima fase tre interventi di restauro per un totale di 130 mila euro. Nel dettaglio si è a caccia di risorse per il restauro di due cantorie e dell’organo dell’Oratorio del Crocifisso (30 mila euro), ma anche di una cantoria lignea di Santa Caterina (30 mila euro) e degli affreschi del coro e degli apparati decorativi presenti nell’aula principale della stessa chiesa (70 mila euro).
Barbetti: «Lista da ampliare» Ma l’elenco può essere ampliato: «Potranno essere indicate altre opere da parte dei singoli cittadini – ha spiegato il vicesindaco Barbetti – perché l’Art Bonus consente di sostenere l’arte e la cultura della propria città in cambio di vantaggi fiscali per il donatore. Le erogazioni liberali possono comunque essere elargite – ha precisato – esclusivamente in favore del patrimonio pubblico, sono quindi esclusi dal sistema di credito di imposta agevolato le erogazioni in favore di un bene culturale di proprietà privata anche senza fini di lucro».