Tedesco in panchina ©Fabrizio Troccoli

di Carlo Forciniti

Un regalo anticipato. E’ quello che domenica 21 dicembre proverà a regalarsi il Perugia. Al Curi contro il Forlì si presenta l’ennesimo esame da superare. Gli ultimi tre contro Juventus Next Gen, Ternana e Campobasso hanno fatto ripiombare il Grifo in crisi. Di risultati, in primis. E forse, di fiducia. Ecco allora che l’ultimo impegno prima della sosta diventa strategico. Vincere aiuterebbe a ridare un minimo di serenità al gruppo. Un’altra frenata, sarebbe ancora più pesante da digerire rispetto alle precedenti. 

Sosta rigenerante Perché? Perché l’eco di un risultato negativo aleggerebbe nella testa e nelle gambe dei grifoni più a lungo del solito. Rovinando la settimana di pausa che verrà. Il Perugia infatti, si fermerà per la sosta natalizia da lunedì 22 dicembre a domenica 28 inclusa. Sette giorni per staccare la spina. Con la speranza che possano seguire ad una vittoria. Che non significherebbe mettersi alle spalle il momento delicato, ma aiuterebbe a guardare al futuro con un minimo di ottimismo. Domenica con il Forlì, dunque, il Grifo deve in un certo senso guadagnarsi il Natale. Poi da lunedì 29 dicembre sarà tempo di pensare alla prima gara del girone di ritorno: quella esterna di domenica 4 gennaio contro il Guidonia Montecelio.

Le strategie Nel mezzo e per tutto il primo mese dell’anno, sarà anche il mercato a condizionare gli umori del Perugia. I confronti tra il presidente Faroni, il diggì Borras e Riccardo Gaucci sono continui. Ancora più frequenti in questi ultimi giorni dato che il patron è rientrato in Italia. L’attaccante da affiancare a Montevago e che possa dare maggior peso in termini di gol rappresenta una priorità. Come prioritaria o comunque strategica è anche l’esigenza di sfoltire la rosa. C’è chi non sta rientrando nei piani come Kanoute e Yabre, Ogunseye e Broh. C’è poi chi poi chi può essere sacrificato per dare ossigeno alle casse biancorosse. Un nome su tutti: Giovanni Giunti. Sul centrocampista in pole è il Padova con cui erano stati avviati dei discorsi già in estate.  Ma la partita non è chiusa. Non ancora. La concorrenza non manca dato che il classe 2005 riscuote l’interesse di diversi club tra cui l’Avellino.

Notiziario Intanto, la squadra continua a preparare la partita interna contro il Forlì. Calapai non si è allenato per via della febbre. Diversi i ballottaggi aperti. A centrocampo e nelle caselle di mezzali la sensazione è che si giochino due maglie in tre: Giunti, Megelaitis e Tumbarello. Davanti, la certezza è Montevago con Manzari alle spalle. Bacchin insidia Matos.

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