Al termine della due giorni di consiglio comunale, in verità ridotta a una sola seduta, per assenza di massa, una voce isolata dal ‘coro stonato’ della Lega in questo particolare momento, è quella di Francesco Pocaforza, che per il Carroccio si è ritrovato solo assieme a Marco Cozza in un’aula semideserta nella quale lunedì i lavori non sono mai iniziati. Quella era la risposta al sindaco Latini che, schiacciato da giochi potere, ha provato ad alzare la testa riproponendo la sua candidatura. Il fuoco amico e gli alleati col maggior peso politico gli hanno voltato le spalle. Il centrodestra deve individuare un’altra soluzione ma la frammentazione è così diffusa che ogni scenario è ancora possibile. Al netto di un nome che potrebbe in larga parte unire, un’iniziativa personale del primo cittadino uscente assieme ai suoi fedelissimi non è esclusa. E c’è già chi parla di ‘valutazioni da fare’, Pocaforza appunto.
Lega(ti) al voto «Faccio fatica – scrive il consigliere – a riconoscermi nel partito che ormai rappresento da 10 anni. Un partito,la Lega Terni, che nel corso del tempo è totalmente mutato nella sua identità e nella sua ideologia. Trovo scorretto e sleale quanto accaduto ieri di non presentarsi alla seduta del consiglio per poi cambiare idea il giorno seguente, quando all’ordine del giorno ci sono atti fondamentali per il bene di Terni e dei suoi cittadini. Tutto ciò per discordia sul nome del candidato sindaco. Sostengo che il bene della città, nello specifico la votazione del Dup e del bilancio, dovevano in ogni modo venire prima della poltrona».
Carroccio ternano in frantumi «Non mi riconsco più – prosegue nel suo sfogo Pocaforza – in un partito che cerca di scaricare e denigrare il sindaco uscente Leonardo Latini,affacciando altri nomi, pur conscendo l’impegno e la costanza che lo hanno contraddistinto nel suo operato. Nessuno omette o giustifica i propri errori,ma trovarsi a due mesi dalle elezioni a guardare certi giochi è decisamente spiacevole. Ho sempre messo cuore e grinta in questa mia sfida personale e politica e 10 anni fa quando scelsi la lega che nessuno o pochi a terni conosceva e stimava,ero certo di poter contribuire in maniera positiva e proficua,non avrei di certo pensato di assistere a questa totale distruzione. Il mio agire è stato sempre diretto al bene dei cittadini, conoscendo la fatica e la dedizione al lavoro ci ho sempre messo la faccia cercando, seppur a volte ostacolato, di migliorare ciò che poteva essere migliorato».
Elezioni a Terni «La mia tenacia ed onestà – conclude – mi ha portato sempre a scegliere per il giusto e mai per la convenienza. Terni merita di essere governata con rispetto da un centro destra coeso, forte ed autentico altrimenti il rischio di consegnare la città a chi non la merita è altissimo. Invito quindi chi di dovere a fare le giuste riflessioni, come farò io in queste ore, per dare a Terni altri cinque anni di governo di centrodestra che sono certo può e deve ancora fare molto».