di Francesca Torricelli
Lo chiamano ‘la bestia’. Sicuramente in campo lo sarà, ma fuori è un ‘cucciolo’ di 21 anni che, anche se non ti conosce, si presenta con una stretta di mano e due baci sulle guance. È Michele Canulli, giocatore del Terni rugby, che venerdì partirà per un’esperienza in Inghilterra.
Il desiderio «Tutto è nato – racconta Michele – parlando con il mio allenatore del fatto che avrei tanto desiderato fare un’esperienza all’estero. Lui ha preso il cellulare e ha chiamato Paul Beet, l’allenatore del Frampton Cottorell, che ha mostrato subito molta disponibilità». Nelle giornate a cavallo di ferragosto Beet è venuto in visita a Terni «e ha partecipato ad un nostro allenamento durante il quale ha potuto visionarmi».
L’ingaggio Da lì la decisione di ingaggiare Michele. È stato infatti tesserato dal Frampton Cottorell Rfc, club satellite del Bristol, con il quale inizierà a giocare la prossima stagione. «Mi hanno detto che mi daranno un alloggio, mi hanno già fatto un’assicurazione, mi metteranno a disposizione una macchina e in più mi troveranno un lavoro. Ovviamente dovrò accontentarmi di quello che capiterà, ma poco importa, l’importante è che avrò la possibilità di fare quello che amo».
Una famiglia Michele si è avvicinato al mondo del rugby a 17 anni e ormai per lui è diventato un vero e proprio stile di vita. «Dal primo momento la squadra è diventata la mia famiglia», racconta Michele. «Sono ormai cinque anni che mi alleno con loro quasi tutti i giorni. Con loro, l’anno scorso, ho vissuto la promozione in serie B, emozioni uniche. Per questo la scelta di partire è stata difficile, perché siamo appena stati promossi e che fai, te ne vai?».
Il presidente «Per noi, per il nostro club che è nato appena sette anni fa – commenta il presidente, Alessandro Betti – il fatto che un ragazzo di Terni, cresciuto nel nostro settore giovanile, venga tesserato da un club inglese, è una straordinaria soddisfazione. Siamo sicuri che Michele in questa nuova esperienza, potrà crescere come uomo e come giocatore. Per lui è davvero una grande opportunità della quale siamo felicissimi. Per noi è il riconoscimento che siamo sulla buona strada, che il nostro lavoro comincia a dare frutti e risultati. E quando parlo di risultati non mi riferisco tanto a quelli ottenuti sul campo, che pure ci sono stati, quanto piuttosto alle opportunità di crescita che siamo in grado di offrire ai nostri ragazzi. Spero che Michele sia solo il battistrada e che sia d’esempio a tanti altri nostri validissimi ragazzi e ragazze».
L’occasione «Ho parlato tanto con il mio allenatore e mi ha detto che se non facevo adesso questo tipo di esperienza non l’avrei più fatta. Poi sicuramente ci sarà tempo per tornare a giocare con i miei compagni, ma era un’occasione che andava colta al volo». «Grazie a questa esperienza potrò crescere come giocatore, ma soprattutto come uomo. Questo risultato è merito di tutto il Terni rugby, comprendendo la società, il tecnico Mauro Antonini, ma soprattutto genitori, bambini e allenatori che non finirò mai di ringraziare». E allora, in bocca al lupo ‘drago’ e a presto.