I gol impossibili e mai banali, l’esordio in serie A a 30 anni, il rifiuto a ingaggi milionari all’estero, il rapporto con la Ternana, Terni e quell’acciaieria che gli ha portato via troppo presto il padre. Dal bancone della sua tabaccheria dove si è rifugiato dopo l’addio al calcio, il bomber ternano Riccardo Zampagna si racconta al giornalista del Corriere della Sera, Matteo Cruccu nel libro ‘Ex – Storie di uomini dopo il calcio’.
Presentato a Terni il libro di Matteo Cruccu Si tratta di una raccolta storie, dieci in tutto, di campioni amatissimi, giocatori e allenatori rimasti nella memoria collettiva del calcio italiano anni Ottanta e Novanta. Il volume è stato presentato dal giornalista Vincenzo Carducci sabato alla Feltrinelli di Terni in via Cesare Battisti 9, alla presenza dell’autore e dello stesso Zampagna.
C’è anche la storia di Zampagna tra i racconti Un esperimento editoriale che fa riflettere su cosa succede dopo una carriera passata sui campi di calcio, quando i riflettori degli stadi si spengono e getta uno sguardo originale sul ‘dopo’ di calciatori come Marco Ballotta, portiere di ghiaccio ancora in campo a 50 anni, Gianni Comandini, eroe solo per un derby e poi viaggiatore per vocazione. Pasquale Bruno, sbrigativamente tacciato ‘O animale’ per la sua rudezza in area, in realtà assai più colto di quel che sembrava, Moreno Torricelli, protagonista di una favola sportiva al quale la vita vera ha giocato un brutto scherzo. E infine Francesco Flachi, l’ultimo ‘maudit’ del pallone che ora rincorre la normalità dietro il bancone di un bar.