di Mario Mariano
Se capita di pareggiare con la capolista, devi prendere il punto e custodirlo gelosamente. Per nove minuti Castori ha sperato di fare il colpaccio, ma il Frosinone si è ricordato dei galloni che indossa dall’inizio della stagione ed ha impresso maggiore velocità alla sua azione offensiva, tanto che Angella, fino a quel momento ineccepibile, si é lasciato superare e Mulattieri ha pareggiato il gol di Casasola.
Di Carmine scalpita e la difesa è collaudata Che sia un campionato strano lo hanno detto in tanti perché tutti davano per scontato, per esempio, che il Cosenza si lasciasse andare, e invece come si è visto, i calabresi confermano che il calcio è materia buffa da prendere con le pinze e non sproloquiare. Cosa vuol dire il punto contro il Frosinone? Fornisce eccellenti indizi: la condizione fisica c’è, Di Carmine sembra tornato scalpitante come ai vecchi tempi e in difesa, chiunque giochi, oramai è collaudato. Una sorta di sigillo Castori.
Il coraggio di Castori A proposito dell’allenatore: di lui colpisce come riesce nella governance del gruppo. Tutti ricorderanno che Rosi e Angella erano stati messi nell’angolo, ma lui in questa fase finale che conta più di ogni altra li ha riproposti senza pregiudizi, convinto che il vecchio sistema del bastone e della carota resti quello più valido. Tante altre sono le spigolature che si possono fare sull’allenatore marchigiano: è riuscito a far tacere chi sosteneva che la squadra non fosse ai livelli neppure per la salvezza. Quella ipotesi è ormai in archivio anche se i giochi sono tutti da fare e che ha accettato, ad esempio, lo scambio tra un giovane della primavera dell’Empoli ed un giocatore quotato come Strizzolo. Adesso le due partite consecutive in casa saranno la vera svolta di questo finale di campionato. Affrontate con il coraggio che Castori ha trasmesso alla squadra sono motivo di un fiducioso ottimismo.