Prosegue il percorso di avvicinamento di Umbria24 ai Campionati mondiali di calcio, che partiranno il 12 giugno. Vivremo il countdown con 11 puntate dello speciale ‘Aspettando Brasile 2014′: un percorso tra storia, aneddoti, curiosità con la speranza che sia di buon auspicio per gli Azzurri
ASPETTANDO BRASILE 2014: TUTTE LE PUNTATE
BRASILE 2014: CALENDARIO COMPLETO
di Leo Forleo
Il prossimo 20 di Giugno, nello stadio della città brasiliana di Recife, affronteremo nella seconda partita del nostro girone un avversario per noi non usuale come i centramericani del Costarica. Questa nazionale è alla quarta partecipazione ad una fase finale dei Campionati del Mondo dopo quelle del 1990, 2002 e 2006. Il miglior piazzamento è il raggiungimento degli Ottavi di Finale al Mondiale italiano del 1990 e difficilmente questa volta (considerate le avversarie del girone) potrà ripetere un simile exploit; ma nel calcio, si sa, mai dire mai…
Quell’Ottavo di Finale ai Mondiali del 1990 fu giocato (e perso) contro la Cecoslovacchia che proveniva dal girone degli Azzurri. Quella partita me la ricordo bene perché ebbi la possibilità di vederla dal vivo nel nuovo e bellissimo stadio San Nicola di Bari. I volenterosi centramericani ce la misero tutta ma furono regolati con un secco 4 a 1. Di quei quattro goal, ben tre furono messi a segno dal gigante Skuravhy che tanti appassionati ricorderanno indimenticato goleador nelle fila del Genoa. Quella sera, obiettivamente, lo strapotere fisico dell’attaccante rossoblù fu sufficiente per avere la meglio dei piccoletti difensori caraibici: infatti, tutti e tre i suoi gol furono segnati di testa, senza nemmeno particolari sforzi.
Dicevamo, in apertura, che questa contro il Costarica sarà la nostra seconda partita del girone e ben sappiamo cosa possa significare la seconda partita al Mondiale e le sue tante sfaccettature psicologiche. Ricordiamo, per esempio, che nel vittorioso Campionato del 2006 proprio la seconda partita, contro gli USA, fu l’unica che non vincemmo in quel Torneo oppure come dimenticare l’imprevista debacle nel Mondiale nippo-coreano del 2002 quando perdemmo la seconda gara del girone contro la non imbattibile Croazia.
Ma qui vorrei ricordare un’altra “seconda partita”, per tanti versi memorabile.
E’ il 23 Giugno del 1994 quando, al Mondiale americano, incontriamo la nazionale della Norvegia. Noi veniamo da un esordio disastroso: infatti, da favoriti del torneo (insieme al Brasile), andiamo a perdere la nostra partita inaugurale con la modesta Irlanda che ci supera, nello stadio dei Giants a New York tutto colorato di “verde irlandese”, per 1 a 0. Siamo nel panico anche perché i nostri avversari norvegesi hanno, invece, brillantemente superato il Messico e possono tranquillamente giocare per due risultati su tre.
La partita, comunque, inizia abbastanza bene per noi: dimostriamo subito di essere superiori ai nostri avversari, li mettiamo in difficoltà giocando un buon calcio con un attacco, formato dal tridente Casiraghi-Baggio-Signori, che sembra essere in giornata positiva. Noi italiani, ovviamente, riponiamo le nostre maggiori aspettative in Roberto Baggio, pallone d’oro e atteso grande protagonista.
Ma dopo 20 minuti ecco che accade l’imprevedibile: sbagliamo a fare il fuorigioco e un attaccante norvegese si può involare solitario verso la nostra porta. Il portiere azzurro Pagliuca esce alla disperata e riesce a bloccare l’avversario ma toccando il pallone con le mani fuori dell’area di rigore; l’arbitro fischia immediatamente e tutti noi capiamo quello che purtroppo, inevitabilmente, sta per accadere: Pagliuca viene espulso. Rimaniamo in dieci contro undici con la necessità di vincere quella partita che si sta facendo maledettamente complicata. Il CT Arrigo Sacchi deve, a quel punto, sostituire uno dei nostri per far entrare il secondo portiere Marchegiani: sono attimi di grande tensione, è una scelta che può rivelarsi determinante per l’esito non solo di quella partita ma di tutto il nostro Mondiale. E che fa Sacchi? Decide di far uscire Roberto Baggio. Sì, proprio lui, il nostro Campione! Come tanti, non riesco a credere ai miei occhi e anche Pizzul ci mette qualche secondo a nominare il nome del giocatore azzurro che deve uscire e, incredulo, conferma: esce Roberto Baggio…
Ma il più incredulo di tutti, come è facile immaginare, é proprio il “Divin Codino” che, ben inquadrato dalle telecamere, sussurra: ma questo è matto? E noi, da casa, ripetiamo con lui: Arrigo, ma che fai? Sei impazzito? Ma ormai la decisione è presa…
Baggio abbandona mestamente il campo e ci si chiede come andrà a finire. I giornalisti sono prontissimi: in caso di sconfitta e, quindi, inevitabile eliminazione ci sarà un solo imputato destinato alla mediatica gogna, il CT Sacchi.
La nostra Nazionale impiega un po’ di minuti a riprendersi da quello shock ma prova comunque a riorganizzarsi. Il primo tempo finisce e, quasi come un sollievo, arriva l’intervallo. Non sapremo mai cosa accade nello spogliatoio degli azzurri in quel quarto d’ora ma possiamo solo immaginare come la tensione si possa tagliare con un coltello. Sta di fatto che i nostri rientrano sul terreno di gioco quasi trasformati, scossi direi, e danno vita ad un secondo tempo memorabile. E’ Beppe Signori che prende per mano la squadra assumendosi le proprie responsabilità: il biondo attaccante gioca un grande secondo tempo, come un po’ tutta la squadra che, tra l’altro, deve far fronte ad un’altra disavventura; infatti, capitan Baresi patisce un brutto infortunio e anche lui deve lasciare il campo. Ma qual pomeriggio siamo veramente più forti di qualsiasi avversità. Ed al 70° minuto, su un cross da calcio di punizione proprio di Signori, irrompe l’altro Baggio, Dino, che impatta la sfera e segna portando gli azzurri meritatamente in vantaggio. Stringiamo i denti e, soffrendo, portiamo a casa quella strepitosa, importante vittoria.
Il nostro Roberto Baggio tornerà a giocare nell’ultima sfida del girone contro il Messico senza ancora essere determinante. Sembra che questo Mondiale americano sia stregato per lui, e proprio quando stiamo per essere eliminati nell’Ottavo di Finale contro la Nigeria, proprio all’ultimo minuto il fantasista azzurro si sblocca regalandoci il pareggio e poi, nei supplementari la vittoria. Segnerà ancora altri gol bellissimi portandoci addirittura in finale: ma questa è un’altra storia.