Cardarelli, Ferrara e Pompili (foto Fabrizi)

di Chia.Fa.

Si inizia dal Concerto di Pasqua del Due Mondi con il flautista Andrea Griminelli, che «si è trasformato nella prima esecuzione delle musiche di Morricone dopo il premio Oscar» e si finisce con lo spettacolo «fuori Festival» di Roberto Bolle, che il 13 luglio da piazza Duomo aprirà la nuova tourneé. Nel mezzo ci sono le anticipazioni del Festival di Spoleto che si prepara, tra le altre, ad accogliere Liliana Cavani con Filumena Marturana e  il concerto finale con Antonio Pappano e Stefano Bollani, mentre sembrerebbe cosa fatta seppur non ancora formalizzata la presenza della Batsheva dance company.

Concerto di Pasqua per Morricone Questi alcuni degli appuntamenti svelati lunedì pomeriggio dal direttore artistico del Due Mondi, Giorgio Ferrara, affiancato dal sindaco e presidente della Fondazione Festival Fabrizio Cardarelli, e dal vice in Fondazione Dario Pompili. Il primo impegno del Festival, quest’anno di scena dal 24 giugno al 10 luglio, è il secondo Concerto di Pasqua in programma il 28 marzo al Nuovo-Menotti. Dopo Uto Ughi il direttore Ferrara ha scelto Griminelli celebre flautista esecutore delle colonne sonore di Morricone, che per le musiche di Heightful Eight, l’ultimo film di Quentin Tarantino, ha vinto Golden Globe e premio Oscar: «Siamo stati fortunati – è chiaro – ma anche senza gli importanti riconoscimenti eravamo certi del valore del concerto, che ora sarà ancor più straordinario».

Liliana Cavani Tra le novità del prossimo Due Mondi una particolarmente cara a Ferrara è sicuramente la presenza di Cavani, che dirigerà la commedia di Eduardo De Filippo. «Ha diretto film e opere – spiega il direttore artistico – ma nella prosa questo è il suo debutto e siamo particolarmente felici di averla qui con noi con Geppy Gleijeses e Mariangela D’Abbraccio». In particolare per la prosa il Festival ha scelto di aprire una finestra sui giovani registi italiani, mentre resta confermata la collaborazione col Teatro Stabile di Prato che spedirà a Spoleto una propria produzione e una coproduzione col Due Mondi. Confermate Le nozze di Figaro con l’Orchestra giovanile Luigi Cherubini diretta da James Conlon per la regia dello stesso Ferrara, scene di Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo e costumi di Maurizio Galante.

Patto coi colombiani La novità dell’opera della 59ma del Festival si chiama Festival di Cartagena, metropoli della Colombia, con cui ormai da mesi sono state avviate interlocuzioni direttamente dal sindaco Fabrizio Cardarelli. L’istituzione culturale sudamericana firmerà la prima coproduzione col Due Mondi che gli varrà la messa in scena di Le nozze di Figaro alla metà del gennaio 2017 sotto l’attenta supervisione di Ferrara che guiderà i colombiani nella scelta degli interpreti. In compenso la collaborazione porterà a Spoleto i mecenati del Festival di Cartagena che dovrebbero, almeno questa l’idea, diventare sostenitori anche del Due Mondi. Oltre all’opera a Spoleto arriverà anche la video-opera Amor che move sole ed altre stelle di Adriano Guarnieri di scena al San Nicolò nel secondo weekend della kermesse.

Concerto finale con Pappano e Bollani Il concerto finale in piazza Duomo, come annunciato lo scorso anno, avrà per protagonisti Pappano e Bollani per la prima volta insieme, ma anche l’Orchestra dell’Accademia nazionale Santa Cecilia. Il programma, molto variegato e originale nell’impaginazione, dalle sonorità dense e talora travolgenti del poema sinfonico Pelleas und Melisande (1903) di Arnold Schönberg, passerà attraverso lo scintillante ma al tempo stesso struggente valzer Gold und Silber Waltz (1902) di Franz Lehár per approdare all’esplosiva e impervia partitura – per la difficoltà tecnica della parte pianistica in particolare – di Rhapsody in Blue (1924) di George Gershwin.

Canova e le culture in chewing gum di Savini Poche le anticipazioni sulle mostre che apriranno a Spoleto il primo sabato del Due Mondi. A quella annunciata nei giorni scorsi e organizzata dall’associazione Metamorfosi a Palazzo Bufalini dove sono attese le opere di Antonio Canova, si aggiunge per ora soltanto l’esposizione delle sculture in chewing gum di Maurizio Savini che sarà allestita a palazzo comunale. Dopo alcuni anni, invece, non tornerà Achille Bonito Oliva a cui per anni è stata riservata la Rocca, location sul quale sono in corso valutazioni per il prossimo Festival. Confermata anche la collaborazione con il Festival di Ravenna e quella col Conservatorio di Perugia per i concerti in piazza del Mercato.

Eni lascia Spoleto Sul fronte degli sponsor, infine, Ferrara ha assicurato un sostegno in linea con quello dello scorso anno, ossia circa 700 mila euro, nonostante il passo indietro di Eni che a seguito del crollo del prezzo del petrolio avrebbe recentemente azzerato le iniezioni di liquidità fin qui somministrate a numerose istituzioni e manifestazioni culturali italiane.

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