«Quale sarà il piano industriale che vincolerà il mandato del nuovo amministratore delegato di Tk-Ast?», ossia Massimiliano Burelli. Questo uno dei nodi su cui calca la mano del senatore Gianluca Rossi (Pd) in vista del 22 marzo quando al ministero dello Sviluppo economico sarà di scena la prima verifica dell’accordo siglato il 3 dicembre 2014. Prima del summit, va detto, è in programma una riunione preparatoria fissata per il 16 marzo e convocata dalla presidente dell’Umbria, Catiuscia Marini, con le organizzazioni sindacali e il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo.
Finisce era Morselli
Acciai speciali Terni: timeline
Rossi: «Fare luce sul mandato del nuovo ad Burelli» Ad aprire la settimana di passione, lunedì ha pensato il parlamentare ternano: «La verifica dell’accordo è un’occasione di confronto fondamentale sulle risposte a questioni decisive per il futuro del sito siderurgico e in questo senso vanno pretese risposte a due questioni decisive: quali saranno le scelte di ThyssenKrupp rispetto al mantenimento del proprio ruolo nel settore della produzione di acciai speciali nel medio-lungo tempo; e quali le scelte rispetto al sito di Terni in termini di volumi di produzione, investimenti ed eventuale vendita del sito produttivo ternano. Tutto questo – aggiunge il senatore – alla luce del quadro europeo e mondiale, che deve fare i conti con il tema della sovracapacità produttiva cinese nel settore siderurgico pari a 350 milioni di tonnellate, ovvero il consumo europeo di due anni. Mi auguro – conclude Rossi – che siano questi i nodi che anche il tavolo convocato per il 16 marzo dalla Regione vorrà affrontare e porre unitariamente, d’intesa con il governo nazionale, alla multinazionale tedesca».