È morto, a 72 anni, Alberto Provantini. Esponente politico e giornalista, ha fatto parte per 30 anni parte delle istituzioni, dal Comune di Terni al Parlamento. Era malato da tempo.
L’omaggio Una camera ardente sarà allestita a palazzo Spada e resterà aperta, lunedì, dalle ore 10 alle ore 14. I funerali si svolgeranno, alle ore 15, partendo dalla chiesa di San Pietro, in Corso Vecchio.
La storia Provantini ha iniziato la sua carriera politica nel Pci e giornalistica a L’Unità. Negli anni ’60 è stato prima consigliere comunale e poi provinciale di Terni. Dal 1970 per tre legislature è stato consigliere e assessore regionale. Dal 1983 al 1992 è stato per due volte eletto alla Camera dei Deputati.
Gli esperimenti Nel 1991 ha aderito al Pds, per il quale è stato eletto presidente della Provinsia di Terni, dove nel 1994 ha dato vita ad un’alleanza con i cattolici, tentando un esperimento ante litteram di ‘Ulivo’. Per quindici anni è stato vicedirettore dell’Istituto Gramsci Nel 1995 ha lassciato la vita istituzionale, collaborando come giornalista a Cronache Umbre 2000 e Il Giornale dell’Umbria.
Lo slogan Personaggio molto popolare, a Terni ed in Umbria, Provantini fu anche l’inventore di quello slogan «L’Italia ha un cuore verde, l’Umbria», che promosse da assessore regionale al Turismo.
La malattia Alberto Provantini ha affrontato, con quel coraggio e con quella serenità che hanno sempre caratterizzato la sua vita, una malattia lunga e dolorosa. Continuando a dare il proprio contributo di intelligenza fino a quando il male non ha avuto il sopravvento, tanto che intorno alle 18 di venerdì, il suo cuore non ha ceduto.
Cordoglio della Marini «Ho appreso con grande dolore la notizia della morte di Alberto Provantini. In questo momento vorrei innanzitutto manifestare alla sua famiglia la mia profonda ed affettuosa vicinanza ed esprimere il cordoglio di tutta la Giunta regionale». È quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini. «È difficile, in questo momento di grande commozione, trovare le parole giuste per ricordarlo, anche perché a lui ero legata da una lunga amicizia. Un rapporto personale che mi ha permesso di conoscere le straordinarie doti umane di Alberto e la sua passione politica. Così come ha affrontato con forza e coraggio la sua lunga malattia – dice la presidente – ha vissuto la sua esperienza politica ed istituzionale. Non è affatto retorico dire oggi che Alberto Provantini era un ‘cavallo di razza’ della politica. Nemmeno nelle ultime ore ha rinunciato ad essere con me, e con i tanti che con lui si rapportavano, diretto e schietto nel far sentire il suo punto di vista. Così come non ha smesso, fino all’ultimo, di essere protagonista del dibattito politico, attraverso i suoi scritti, le sue innumerevoli iniziative editoriali, fino al libro che aveva appena terminato per raccontare la storia dei 130 anni delle Acciaierie di Terni. Un libro che purtroppo non potrà presentare».
Inventò Umbria Jazz «Di lui voglio ricordare in questo momento – sottolinea la presidente Marini – anche lo spirito creativo che lo portò alla straordinaria idea di Umbria Jazz che ancora oggi è per la regione il festival che tutti nel mondo apprezzano e amano. È proprio a lui che dobbiamo riconoscere la paternità della nascita di Umbria Jazz. Così come anche a lui dobbiamo la felice e fortunata intuizione dello slogan che ancora oggi è il nostro ‘manifesto’, ‘Umbria cuore verde d’Italia’. E mi piace ricordare anche la sua grande generosità politica – aggiunge la presidente – perché era uno che amava i giovani e voleva fortemente che fossero protagonisti, a testimonianza di un modo di vivere ed intendere la politica per quella che deve essere: servizio per gli altri e non rendita personale. Ci mancherà molto – conclude la presidente Marini – È mancherà molto a me».
Rossi Per il senatore Gianluca Rossi «con Alberto Provantini viene a mancare una figura che ha segnato la storia politica della nostra città, delle istituzioni umbre e del partito democratico. E’ stata una personalità ha segnato anche la mia esperienza e la mia formazione politica. Ci mancherà la sua voglia di guardare il mondo attraverso l’impegno, che lo ha sempre contraddistinto, il suo amore per la nostra terra e il suo desiderio di costruire il futuro scavando nella storia delle donne e degli uomini. Ci mancherà la sua ironia, la sua tensione democratica e la passione straordinaria che ha sempre guidato la sua vita e che lui ha cercato di trasferire con grande generosità fino alla fine alle generazioni più giovani».
Veltroni «Il vuoto che lascia la scomparsa di Alberto Provantini – dice Walter Veltroni – è di quelli veri. Innanzitutto per la sua famiglia, per le tante persone che gli volevano bene e lo stimavano. Poi per la sua città e la sua regione che tanto amava. E per la politica, che è stata la ragione della sua vita pubblica. Per Alberto la politica era una cosa seria. Fatta di passione e di ragione. Di ideali e insieme di concretezza. L’ultima volta che ci siamo salutati alla Camera, poco tempo fa, si capiva che il suo fisico era provato, ma il suo sguardo, il suo ragionare, la sua voglia di futuro erano quelli di sempre. Provantini ha rappresentato bene una generazione che intendeva davvero la politica come impegno per il bene comune. Dove l’io c’era, ma si stemperava nel noi. E c’era – costante – la difesa della memoria (anche critica, ovviamente) come garanzia di non smarrirsi nell’impegno per la costruzione di una società più giusta. Per questo sono sicuro che Alberto Provantini non sarà dimenticato».
Paparelli «Scompare un amico caro. Un vero intellettuale ed un politico di valore che ha sempre rappresentato un punto di riferimento per Terni e per l’Umbria». Lo afferma l’assessore regionale Fabio Paparelli, esprimendo il cordoglio per la morte di Alberto Provantini: «Il suo esempio, la sua passione politica, la sua forza etica e morale – dice l’assessore – non saranno dimenticati».
Boccali Per il sindaco di Perugia, Wladimiro Boccali, quello di oggi è «un giorno tristissimo per l’Umbria, che senza Alberto Provantini è più povera. Un umbro tenace, coerente, appassionato, ma anche ricco di fantasia e di creatività. Provantini è stato un grande protagonista della politica e delle istituzioni, nelle quali ha lasciato un segno importante. Da assessore al turismo della prima giunta regionale ha avuto una parte fondamentale».
Bracco L’assessore regionale Fabrizio Bracco esprime «profondissimo dolore per la morte di Alberto Provantini, amico e compagno di militanza politica di lunga data, amministratore capace e lungimirante, che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo della Regione Umbria, nel superiore interesse dei cittadini, autore intelligente ed acuto analista della contemporaneità».
Brega Il presidente del consiglio regionale esprime «grande commozione, profondo cordoglio e vicinanza ai familiari e dolore per la morte di Alberto Provantini, un uomo che con il suo impegno, la sua passione e la sua intelligenza ha dato un contributo altissimo allo sviluppo della città di Terni e dell’Umbria, interpretando nella maniera più nobile e generosa quella ‘scelta di vita’ dell’impegno politico e istituzionale fatta in giovanissima età. Alberto ha affrontato la malattia e la morte con un coraggio e un equilibrio grandissimi che ce lo fanno sentire ancora più caro e vicino».
Locchi Il capogruppo del Partito democratico in Regione, Renato Locchi, si dice «vicino alla famiglia e al Partito democratico di Terni», ricordando come «Provantini sia stato un amministratore locale e regionale lungimirante nelle scelte e molto amato tra la gente. Ha legato il suo nome alla valorizzazione turistica della regione, sostenendo intuizioni come Umbria Jazz. Come assessore regionale ha anche seguito l’importante fase espansiva dell’industria umbra. Si è anche distinto per le sue riflessioni sullo sviluppo sociale e civile dell’Umbria della seconda metà del novecento».
Guasticchi Da Marco Vinicio Guasticchi «cordoglio per la scomparsa di Alberto Provantini amministratore serio e profondo conoscitore storia e politica umbra. Condoglianze sentite».
Nevi Il capo gruppo in Regione di Forza Italia, Raffaele Nevi «a nome mio personale dell’intero gruppo esprimo profondo dolore per la scomparsa di Alberto Provantini. Un uomo di grande qualità umana e con alto senso delle istituzioni che ho avuto modo di conoscere e apprezzare sin dai primi tempi del mio impegno in politica e di cui mi onoro di essere stato amico. Di lui ricorderò sempre la lucidità con cui analizzava i fatti politici dell’Umbria e dell’Italia. Lascia alla politica regionale un grande esempio di come si deve intendere la politica, prima di tutto come servizio. Memorabili le sue appassionate discussioni sulla necessità di trovare forme di collaborazione a prescindere dagli schieramenti politici. Io ho imparato molto da Alberto Provantini e sono orgoglioso di essere stato suo amico. Mi mancherà! Voglio in conclusione inviare le più sentite condoglianze e un grande abbraccio alla moglie e ai figli».
De Sio Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Alfredo De Sio, ricorda Provantini come «un uomo vero, competente e appassionato, fortemente innamorato della sua terra. Mai domo, come ha dimostrato anche in questi ultimi anni, in cui ha lavorato al costante aggiornamento ed approfondimento delle dinamiche politiche, convivendo e combattendo con dignità e forza la sua malattia. Un avversario leale, mai fazioso, prodigo di quei consigli che dispensava al di là delle appartenenze perché servivano ad elevare il ruolo e l’attività degli amministratori per la realizzazione del bene comune. Una grave perdita ma una bella eredità per Terni e l’Umbria».
Trappolino Il segretario provinciale del Pd, Carlo Emanuele Trappolino, ricorda con grande stima gli insegnamenti di Alberto Provantini: «Se dovessi raccontare ad un giovane cosa significhino i concetti di sinistra, di passione, di tenacia e di impegno gli racconterei di Alberto. E lo farei attraverso i suoi articoli e le sue parole. Avverto tutta la responsabilità che la mia generazione ha nei confronti di coloro che, come Provantini, hanno contribuito a costruire e difendere la democrazia nel nostro Paese».
Buconi Il capogruppo del Psi in Consiglio regionale, Massimo Buconi «a nome dell’intero gruppo esprimo il nostro cordoglio alla famiglia di Alberto Provantini. Con lui l’Umbria perde un positivo esempio di uomo politico e di amministratore, che ha saputo cerare costruttive relazioni con le diverse forze politiche, dimostrando una visione esemplare degli incarichi istituzionali che univa gli interessi del territorio ternano ad uno sguardo più ampio sullo sviluppo dell’intera Umbria».