«Quando si gestisce un’azienda pubblica deve esserci massima trasparenza. Le giustificazioni fornite dal presidente Stefano Mustica non reggono. Il mantenimento del servizio doveva essere gestito diversamente».
Maggioranza all’attacco È quanto affermato all’unisono dai consiglieri Vladimiro Orsini del Pd e Luigi Bencivenga di Città aperta. La nuova azienda speciale farmacie municipali, a breve Farmacia Terni srl, ha affidato un servizio alla cooperativa Actl che ha assunto i 4 infermieri addetti, i quali per quattro mesi continueranno così a svolgere le stesse mansioni all’interno delle farmacie: analisi del sangue, controllo della pressione, punture e medicazioni.
Afm Un passaggio di personale sottaciuto, tanto che l’assessore alle partecipate Vittorio Piacenti D’Ubaldi pare non ne sapesse nulla. I quattro infermieri furono assunti dall’Afm nel 2014 tramite bando di gara, per svolgere un servizio all’utenza denominato ‘Produciamo salute’, ma con contratto a tempo determinato ad oggi scaduto e non potendolo rinnovare, il presidente Mustica ‘ha passato la palla’ alla cooperativa sociale Actl, alla quale di fatto ha trasferito i quattro professionisti.
Vladimiro Orsini «Apprezzabile la volontà di mantenere un servizio alla clientela delle farmacie – chiosa il consigliere dem – ma il presidente Mustica sapeva bene che quei contratti sarebbero scaduti e che non avrebbe potuto rinnovarli, a quel punto era necessario selezionare il personale tramite avviso pubblico e non rivolgersi direttamente alla coop sociale Actl ». La questione, se vogliamo, ha contorni anche più ampi perché, come fanno notare Orsini e Bencivenga, quando l’Afm farà il bando per assegnare il servizio l’esperienza di questi quattro mesi potrebbe tornare utile all’Actl, qualora decidesse di partecipare alla gara.