di Marta Rosati
La coperta di Franco Todini (Il Cammello), presidente della commissione speciale statuto e regolamento è corta: da una parte il consigliere tira e dall’altra ‘si scopre’.
Accordone sul gettone di presenza Da una parte infatti passa la modifica all’articolo 33 del regolamento del consiglio comunale (d’ora in poi i membri dell’assemblea hanno diritto al gettone di presenza solo se prendono parte almeno al 70% dell’intera durata delle sedute); dall’altra però, rispetto al costo zero della commissione presieduta dal leader del Cammello (come deliberato dal consiglio in agosto) l’assemblea ora dice sì all’erogazione del compenso anche per questa.
Commissione speciale La proposta è venuta dallo stesso Todini e la maggior parte dei presenti ha detto sì, M5s compreso. L’idea ha fatto invece balzare sulla sedia il consigliere dem Valdimiro Orsini che ha trovato la manovra di cattivo gusto e si è opposto con voto contrario: «Non erano questi gli obiettivi della commissione statuto. Era stato deliberato che ai componenti non sarebbe stato erogato alcun gettone per la partecipazione ai lavori. Cosa è cambiato da pochi mesi a questa parte?». Sulla scia dell’esponente Pd, anche i suoi compagni di partito Stefano Desantis, Francesco Filipponi, Sandro Piccinini e Andrea Zingarelli hanno votato contro. Si sono astenuti Pasqualino Burgo, Michele Pennoni (Pd) e il presidente del consiglio Giuseppe Mascio.
Franco Todini La commissione, come è noto, è stata istituita per colmare le lacune regolamentari del consiglio comunale. Sin dalla prima seduta convocata, il presidente Todini ha ‘messo le mani ai gettoni’ e i commissari parevano volersi dare una regolata anche dal punto di vista economico, salvo poi dire sì al compenso laddove non era previsto. Per la modifica dell’articolo 33, Mascio ha disposto immediata eseguibilità dell’atto, per l’erogazione del gettone no: passerà probabilmente qualche mese prima che i commissari possano beneficiare del ‘cip’, come rilancerà Todini alla prossima seduta di commissione?