di C.F.
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«Gli errori commessi negli ultimi cinque anni hanno un profilo politico e uno amministrativo, ce lo ha spiegato bene l’elettorato, ora dobbiamo rinnovarci». Dopo la sconfitta elettorale e le dimissioni del segretario comunale Andrea Bartocci, Dante Andrea Rossi in una sede Pd deserta annuncia di voler guidare la ricostruzione del partito a cominciare dagli organismi. L’appuntamento con l’assemblea è slittato a lunedì sera e per l’occasione arriverà anche il segretario regionale Giacomo Leonelli.
SPECIALI ELEZIONI
Partito&Palazzo In solitaria Rossi conferma quanto già detto all’indomani del voto, tornando a calcare sui «presupposti disastrosi» di una «partita persa in partenza». Il segretario provinciale battuto l’8 giugno ci va giù pesante sia con i dirigenti Pd «che – dice – tra personalismi e trasversalismi si sono anche cullati sul 38%», che con la precedente amministrazione, nel mirino più e più volte il sindaco Benedetti.
ROSSI: «NON MI ASSUMO ALCUNA RESPONSABILITA’»
Fibrillazioni Rossi, insomma, divide le responsabilità di una sconfitta di cui, seppur per «spirito di servizio», lui stesso è stato protagonista. Dettaglio che non sfugge alle diverse anime democratiche, specie quando da segretario provinciale Rossi si candida a prendere per mano il partito e guidarlo verso la transizione.
Verso resa dei conti e commissariamento Sul punto Rossi è chiaro: «Ho accettato questa candidatura con la garanzia del livello regionale e nazionale che di fronte a qualunque risultato avrei avuto carta bianca per rinnovare il partito». Motivo per cui lunedì sera affiancato da Leonelli si confronterà con l’assemblea per tracciare il percorso: «L’obiettivo è quello di rinnovare gli organismi del partito, se ci saranno resistenze utilizzeremo lo strumento del commissariamento». E considerato il clima da resa dei conti, ai più appare lo scenario più verosimile.