La discarica Ast di Valle (foto U24)

È l’ipotesi di delocalizzazione della discarica del polo siderurgico di Terni ad animare parte del dibattito sull’acciaieria Arvedi-Ast.

Scorie Ast Nella seduta di question time del consiglio regionale, il capogruppo del Movimento 5 stelle, Thomas De Luca ha chiesto all’assessore Roberto Morroni se, conformemente a quanto richiesto dall’assessore all’Ambiente del Comune di Terni, la giunta regionale abbia già individuato un sito idoneo. 

Ambiente Terni Dalla risposta dell’assessore Roberto Morroni è emerso non solo che non è competenza della Regione l’individuazione di un sito come quello indicato nell’interrogazione ma anche che ad oggi non risultano agli atti istanze di parte per l’autorizzazione di nuove discariche per rifiuti speciali.

Acciaieria Arvedi Il consigliere De Luca ha replicato che «il Comune di Terni non ha assolutamente scritto alla Regione Umbria. È imbarazzante che si facciano interventi come quelli del sindaco. Ritengo che la giunta – ha aamonito – dovrebbe seguire queste vicende, che sono strettamente legate alla sopravvivenza del polo siderurgico. Il Comune di Terni – commenta ancora – abbaia ma non morde, fa solo propaganda sulla salute dei cittadini».

Tapojarvi Il dibattito si inserisce in un momento in cui, pur avendo accumulato ritardi su ritardi, la società Tapojarvi, in sinergia con Ast, non è ancora in grado di processare le scorie secondo il progetto risultato vincente da gara internazionale. La fase attuale è quella di una sperimentazione Arpa, che coinvolge Anas, per la possibilità di utilizzare i rifiuti dell’acciaieria per i sottofondi stradali.

Rifiuti Umbria «Va considerato – ha ricordato de Luca in Aula – che l’attuale smaltimento di scorie siderurgiche nella discarica di vocabolo Valle ammonta a circa 300mila/500mila tonnellate all’anno. La capacità residua delle discariche umbre di Rsu (Le Crete, Belladanza, Borgogiglione) ammontava a circa 1 milione 400mila di m³ a inizio 2023 e che l’attuale livello di conferimento dell’intero ciclo regionale è di circa 450mila ton/anno».

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