di Daniele Bovi
Per giorni, da quando era stata incoronata candidata presidente, è intervenuta quotidianamente nel dibattito elettorale con comunicati, assemblee, interventi sui social network; poi, di punto in bianco, il black out totale. Zero comunicazioni, zero notizie e social network abbandonati a loro stessi. Un’anomalia ancora più evidente ad appena 40 giorni dal voto del 31 maggio, cioè nel pieno della campagna elettorale. Nel bel mezzo della corsa insomma il Movimento 5 stelle dell’Umbria ha pigiato il tasto che ha mandato in stand-by la campagna elettorale di Laura Alunni, scelta come candidata presidente-portavoce alla fine di gennaio grazie alle «regionalie» del Movimento.
La rinuncia Una scelta, secondo quanto appreso in mattinata da Umbria24, messa in discussione dai militanti. L’addio ufficiale è arrivato nel pomeriggio a firma della stessa Alunni, che motiva la rinuncia con «sopraggiunte e imprevedibili situazioni di natura personale e familiare». Una decisione presa «di comune accordo con tutti i candidati della lista che hanno ribadito la fiducia nella sua persona»
Stand-by Che la situazione fosse molto complessa lo si poteva vedere anche da quanto scritto, o meglio da quanto non scritto, nel manifesto che annuncia la visita (domenica alle 10.30 in piazza dei Consoli, a Deruta) del vicepresidente della Camera Luigi Di Maio. Un manifesto dove il nome di Laura Alunni non c’è. Secondo quanto filtra da un Movimento dove c’è un po’ di scoramento e pochissima voglia di parlare, giovedì sera c’è stato un incontro tra alcuni rappresentanti dei 5 Stelle, dalla quale è emersa l’intenzione di prendere una settimana di tempo per decidere il destino di Laura Alunni. Alcuni non la giudicherebbero adatta al ruolo, ma soprattutto alla professoressa sarebbe imputato uno scarso ascolto dei territori. Otto giorni dei quali non ci sarà bisogno perché Alunni ha deciso di gettare la spugna senza attendere.
Ipotesi La sostituzione con Andrea Liberati, il più votato alle «regionalie» dopo la professoressa, non deve sorprendere più di tanto: nel Movimento il candidato-portavoce è, appunto, un portavoce del programma a 5 Stelle quindi, almeno nelle intenzioni, si caratterizza per un tasso di personalizzazione più basso rispetto a quello degli altri partiti. Motivi per cui tutto era stato messo in stand-by. La breve avvantura per Laura Alunni è stata tormentata. Incassata la fiducia degli iscritti al Movimento infatti, è scoppiata la grana della lettera interna con la quale annunciava di rinunciare al ruolo di candidata. A portare la bandiera dei 5 Stelle sarà quindi Liberati, da tempo impegnato nelle battaglie a difesa dell’ambiente.
Twitter @DanieleBovi