di D.B.
«Sono amareggiato, è una pessima prova del ceto politico. Sono sconcertato dal fatto che ancora oggi si faccia cattiva politica, dando contro a priori all’avversario senza motivazioni specifiche». Il sindaco di Perugia Andrea Romizi commenta così le parole delle opposizioni dopo i numeri pubblicati dal Sole 24 Ore relativi alla qualità della vita nelle province. «Quelli in esame – ha aggiunto – sono dati che fanno riferimento al territorio provinciale e a moltiplicatori risalenti all’anno 2014. I risultati finali registrano una fragilità del sistema ormai annosa e non attribuibile certo alla responsabilità dell’attuale amministrazione». «La politica – ha concluso sul punto è anche serietà e credibilità, che ormai si sono perse perché questi atteggiamenti ed interventi non fanno bene e nessuno, né a noi né all’opposizione e specialmente alla città. Ben vengano dunque le critiche purché la dialettica sia seria».
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LA GIUNTA PROMETTE: «TAGLIO DELLA TARI»
Non sono Superman Archiviato il caso Romizi prova a guardare avanti spiegando che «il sindaco non è Superman. Veniamo da una situazione di importante sofferenza e subito abbiamo provato a dare risposte alla città. In questo anno dovevamo far rinascere Perugia e già si percepisce la differenza rispetto ad alcuni anni fa. Ci sono progetti ambiziosi che prenderanno il via a breve e che Consentiranno a Perugia – ha proseguito – di presentarsi in maniera completamente nuova». Un sindaco «fiducioso e prudente» che è poi tornato a battere su un concetto molte volte espresso in questi suoi primi 18 mesi di governo: «Ci si risolleva tutti quanti – ha detto – se ognuno si mette a disposizione con un nuovo entusiasmo e una nuova fiducia».
Twitter @DanieleBovi