«La rete che si fa comunità, l’approfondimento che si fa incontro». La deputata umbra del Pd Anna Ascani ha presentato così, sabato in una conferenza stampa che si è tenuta al Caffè di Perugia, «Progetto scenario», che è il nome di un blog (www.progettoscenario.it) attivo da qualche tempo e il contenitore di quattro iniziative su altrettanti temi che testimoniano anche il maggior protagonismo sul territorio regionale della giovane deputata umbra e dei dirigenti e amministratori dem a lei vicini. «Come deputata eletta in Umbria – ha detto – penso sia importante restituire qualcosa al territorio, non soltanto in termini di impegno nei luoghi delle istituzioni, ma anche sotto forma di contatti, pensiero, visione, dialogo, connessione tra le realtà locali e i livelli nazionali. Purtroppo, anche dalle nostre parti va sempre più di moda costituire cordate o correnti personali. Ho ricevuto diverse sollecitazioni a fare lo stesso, ma credo che la mia età anagrafica e la fortuna che ho avuto, di poter spendere così presto la mia passione politica ai massimi livelli nelle istituzioni in una fase di profondo cambiamento per il paese, comportino l’onere di cambiare verso anche in questo ambito».
Rete dal basso L’idea alla base di «Progetto scenario» è quella di una «rete dal basso». Le quattro iniziative riguarderanno altrettanti temi, ovvero innovazione, partecipazione, sviluppo economico e integrazione. La prima – sull’innovazione – si terrà a Foligno il 23 gennaio alle 15, presso la sede di un’eccellenza della nostra regione, l’UmbraCuscinetti, e sarà introdotta dal giornalista Gianni Riotta e conclusa da Alessandro Chessa dell’Imt di Lucca. A separare i due interventi saranno rappresentanti di aziende, scuole e amministrazioni che per 7 minuti ciascuna porteranno, «in stile Leopolda», esempi concreti di innovazione nella nostra regione. «Lo stesso modello – spiegano gli organizzatori – verrà riproposto nelle altre tre occasioni a Città di Castello, Perugia e Terni, sempre in luoghi «non convenzionali» per la politica e con un’unica formula: apertura e dialogo, nell’interazione tra esperti di livello nazionale e la comunità dei territori, a cui saranno dati voce e spazio».
Partecipazione democratica «“Progetto Scenario” – ha detto Davide Astolfi, che curerà la comunicazione, il sito e i social de Lo Scenario – nasce dall’idea di usare la rete per costruire una comunità. Siamo partiti da un blog, che collezionava spunti di riflessione e approfondimenti. Abbiamo pensato di alzare il tiro, tramite due direttive: da un lato aprire il blog a chiunque voglia contribuire, dall’altro costruire dei momenti di approfondimento e dialogo sui territori. Nell’epoca dei social network, la politica tende sempre più a dis-intermediare, cioè a rendere difficile e abbattere l’intermediazione. Il cittadino ha molte più opportunità di esprimere la propria individualità, purché però esista chi lo voglia ascoltare. Progetto Scenario nasce proprio questo: per ricostruire un brandello, piccolo ma fondamentale, del tessuto sfibrato della partecipazione democratica».
Gatticchi A coordinare il gruppo dei promotori de Lo Scenario è Gionata Gatticchi, secondo il quale «il Pd è ormai definitivamente proiettato nella contemporaneità, riguardo al rapporto con i cittadini. Questo comporta luci e ombre: abbiamo un partito più veloce nel comunicare, ma la cui organizzazione sul territorio è più difficile. La mia generazione, quella dei trentenni e immagino ancor più quelle a seguire, sono riluttanti alle forme d’impegno novecentesche, collettive, strutturate. I giovani oggi si mobilitano molto di più per temi, interessi. L’impegno politico non è più solo quello di una vita, e abbiamo grande bisogno di costruire il dialogo tra i vari livelli di partecipazione, pena la burocratizzazione della nostra democrazia. Per questo motivo, da militante del PD sul territorio, mi sono impegnato nella costruzione di Progetto Scenario e auspico che le iniziative proposte siano foriere di un fecondo dialogo politico che guardi oltre i confini tradizionali».