«Le Marcite minacciate da un progetto di variante della statale. Gli impianti sciistici di Forche Canapine dimenticati da anni nonostante ingenti investimenti. E alcuni terreni dei piani del Castelluccio di Norcia trasformati irrazionalmente in parcheggi dal Comune nel silenzio della Regione».
Interrogazione del M5s per Norcia C’è questo ma anche molto altro nell’interrogazione annunciata dal capogruppo del M5s, Andrea Liberati, che con l’atto in questione è pronto a denunciare formalmente «l’abbandono ultradecennale del comprensorio Nursino, assicurando anche accessibilità viabile a un’area che merita centralità culturale, turistica ed economica». In questo senso, il consigliere regionale chiede «quali misure assumerà Palazzo Donini per assicurare alla montagna accessibilità viabile in tutti i periodi dell’anno e se la giunta intende sollecitare Anas a concludere i lavori incompiuti da anni per la messa in sicurezza della tratta tra il bivio di S. Scolastica e lo svincolo della galleria di Forche Canapine».
La fiorita di Castelluccio: fotogallery
L’arcobaleno del Pian Grande: fotogallery
All’inizio è solo giallo lenticchia: fotogallery
Viabilità e Marcite Il corposo atto di Liberati segue un incontro tra gli esponenti del M5s e la comunità nursina «che lamenta – si legge nella nota – come tra i luoghi ridotti a periferia dall’immobile politica di questa Regione figuri sicuramente Norcia alla prese con una condizione di marginalità che si registra da decenni, con ricadute fortemente negative a livello economico per Norcia e tutta l’Umbria». Nel mirino del capogruppo d’opposizione finiscono le Marcite «minacciate da un progetto di variante all’abitato nursino della SS 685 che prevederebbe un ponte stradale e una galleria artificiale proprio nella zona dei prati irrigui, con evidenti pericoli per le sorgenti locali».
Impianti sciistici a Forca Canapine Attacco duro anche su Forche Canapine dove «Al di là dell’odierna stagione, le migliaia di sportivi che un tempo visitavano la montagna sono spariti da un pezzo poiché le piste di fondo tra Forca Canapine e i Pantani non sono battute da anni, nonostante anche un battipista attrezzato di proprietà del Comune di Norcia; le piste di fondo nella zona dei Piani di Castelluccio, tra le più belle ed estese d’Italia, non sono ugualmente lavorate; i tre skilift del comprensorio sono chiusi; la seggiovia realizzata dalla Provincia all’inizio del 2000 con un grande impegno di spesa, risulta allo stesso modo chiusa da tempo. Ma ancora: la difficoltà di accedere ai parcheggi; mezzo sgombraneve vetusto con l’appalto dello sgombero neve assegnato a una ditta esterna che lo scorso inverno non è riuscita a far fronte adeguatamente alle necessità del comprensorio, lasciando isolata la montagna per tempi molto più lunghi che in passato».
Piani di Castelluccio e parcheggi Attenzione particolare viene poi nuovamente riservata ai Piani di Castelluccio di Norcia, 1.136 ettari a uso civico e di proprietà della Comunanza agraria locale ma su cui «il commissario per gli usi civici di Lazio, Umbria e Toscana, con decreto del 30 novembre 2015, ha fissato un’udienza all’11 aprile 2016 per la causa relativa a stabilire la natura dei terreni adibiti a parcheggi e aree sosta camper sul Pian grande, nell’ambito del Pams comunale (piano di azione per la mobilità sostenibile) tuttora in corso di elaborazione. Elementi altamente critici – osserva il capogruppo pentastellato – sui quali anche il gruppo del M5s si è espresso, biasimando il sostanziale disimpegno politico della Regione sovraordinato rispetto a queste irrazionali decisioni intraprese dal Comune di Norcia, poiché la Regione si limiterebbe per lo più a una mera ‘presa d’atto delle scelte operate dal Comune’, così come asserito dall’assessorato all’Ambiente in risposta ad una nostra interrogazione».