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DI Girolamo e Mismetti

di Dan.Bo.

Le elezioni sono solo indirette, ma si litiga quasi come fosse un vero e proprio appuntamento elettorale. L’8 gennaio si voterà, o meglio saranno i sindaci e i consiglieri comunali a farlo con voto ponderato (in sintesi più abitanti un comune ha e più ha peso), per il rinnovo dei consigli delle due province: in provincia di Perugia, dove i ‘grandi elettori’ sono in tutto 809, dopo il rientro delle dimissioni di Nando Mismetti si sceglieranno solo i consiglieri mentre a Terni andrà eletto anche il nuovo presidente.

Perugia Lunedì a mezzogiorno sono scaduti i termini per la presentazione delle liste  e per l’ente di piazza Italia sono due, ovvero «Provincia democratica riformista» e «Provincia libera», non senza mal di pancia e manovre più o meno riuscite. Partendo dal centrosinistra, i candidati sono 12: Domenico Barone (consigliere del Comune di Spello), Roberto Bertini (Marsciano), Erika Borghesi (Perugia), Maria Pia Bruscolotti (sindaco di Massa Martana), Stefano Ciuffini (Bettona), Mario Damiani (Deruta), Gino Emili (sindaco del Comune di Cascia), Roberto Ferricelli (sindaco del Comune di Piegaro), Paolo Fratini (sindaco del Comune di San Giustino), Federico Masciolini (consigliere del Comune di Assisi), Massimiliano Presciutti (sindaco del Comune di Gualdo Tadino) e Jacopo Solfati (consigliere del Comune di Trevi); gli uscenti sono Bruscolotti, Bertini, Ferricelli, Borghesi, Emili e Fratini e nella lista entrano dunque territori come Deruta, Bettona, Assisi, Trevi e Gualdo.

Centrodestra Per il centrodestra invece sono sei i candidati: Elisa Cacciamani (consigliere del Comune di Nocera Umbra), Virginio Caparvi (Nocera Umbra), Riccardo Meloni (Foligno), Silvia Minelli (Gualdo Tadino), Enea Paladino (Citerna) e Massimo Perari (Perugia). Un centrodestra che dunque, anche se vincesse, non avrebbe la maggioranza dato che i seggi in tutto sono dodici e che, come noto, il presidente Mismetti è un membro del Pd. La squadra degli scontenti, visti i territori rimasti fuori dalla lista fatta dalle segreterie dei tre principali partiti di centrodestra, è ampia. Gli unici due confermati sono Perari e Paladino e fuori rimangono dunque lo spoletino Panfili e il tuderte Floriano Pizzichini, che da qualche tempo ha lanciato la sua candidatura a sindaco. In ballo nelle ultime ore c’è stata la possibilità di una seconda lista proprio in contrapposizione ai nomi di cui sopra, ma alla fine tutto è tramontato. Ad attaccare, da Perugia, è il fittiano Carmine Camicia che parla di «farsa»: «I dirigenti dei partiti che si richiamano al centrodestra – scrive -, al fine di bloccare le liste e far eleggere i soliti noti, presenteranno una lista di soli sei nominativi e non dodici, al fine di far eleggere i soliti noti che una volta eletti non parteciperanno mai ai lavori del consiglio, poiché non percepiscono alcun compenso».

Terni A Terni, dove i ‘grandi elettori’ sono 409, occorrerà scegliere anche il successore del presidente Leopoldo Di Girolamo, sindaco di Terni, che tempo fa ha formalizzato le sue dimissioni dalla guida di Palazzo Bazzani. E allora ecco che saranno tre le liste in corsa, di cui due del centrodestra, per due candidati sindaco: ossia Giampiero Lattanzi, sindaco di Guardea, e di Laura Pernazza, primo cittadino di Amelia. Due dunque le candidature alla presidenza, per Lattanzi e Pernazza, tre invece le liste consegnate per il consiglio provinciale, di cui due del centrodestra che evidentemente non ha trovato l’accordo su una lista unica. Per «Provincia Civica» i candidati sono Mario Canneori (consigliere Montecchio), Francesco Maria Ferranti (Terni), Francesca Fiorucci (Calvi dell’Umbria), Riccardo Nucci (San Venanzo), Leonardo Pimpinelli (Amelia).

Le altre Per «Progetto Civico» ecco Sabina Accorroni (consigliera Montecastrilli), Alessandro Fani (Otricoli), Stefano Olimpieri (Orvieto), Gianpaolo Paglialunga (vice sindaco di Castel Giorgio), Nicola Zappitello (consigliere Castel Viscardo). La lista del centrosinistra è «Democratici, progressisti e riformisti per la nuova area vasta di Terni», con candidati Renato Bartolini (consigliere Terni), Elisabetta Corbucci (Stroncone), Giuseppe Germani (sindaco di Orvieto), Leonardo Grimani (sindaco di San Gemini), Federico Novelli (consigliere Narni), Valdimiro Orsini (consigliere Terni), Sandro Piccinini (Terni), Marco Rosati (Giove), Sandro Spaccasassi (vice sindaco Calvi dell’Umbria), Isabella Tedeschini (assessora Parrano). Gli uscenti in questo caso sono Lattanzi, Germani, Grimani e Rosati.

Le democratiche di Terni «Ancora una volta un’occasione mancata» così commentano le Democratiche della provincia di Terni i nominativi dei candidati della lista del Pd per il nuovo Consiglio Provinciale: «Due donne su dieci candidati può dirsi senza dubbio una scelta poco edificante per un partito che fa della parità di genere un suo principio fondamentale e rappresenta una delusione ed una sconfitta per tutte le amministratrici che ogni giorno si misurano generosamente e con competenza con le responsabilità del governo delle città della nostra provincia. Ciò ci appare tanto più grave e spiacevole per il fatto che l’assemblea provinciale del Pd riunitasi la scorsa settimana, tra i criteri di cui tener conto per la formulazione delle liste aveva scelto di darsi anche quello della parità di genere. Purtroppo, però, alla prova dei fatti, l’esigenza di rappresentare paritariamente i due generi delle nostre comunità passa sempre in secondo piano e finiscono per prevalere scelte di altra natura, per salvaguardare altri equilibri. Non ci sembra che il nuovo consesso provinciale nasca sotto i migliori auspici e propositi»

Twitter @DanieleBovi

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