Il 2025 si chiude in Umbria come un anno di lavoro intenso e di scelte strategiche, con l’obiettivo di rafforzare i servizi pubblici fondamentali e recuperare ritardi storici, a partire dalla sanità , colmando l’assenza di un piano socio-sanitario che mancava dal 2009. Lo afferma la presidente della Regione Proietti che sottolinea: «È stato un anno dedicato a rimettere ordine, a ricostruire fiducia, a rafforzare i servizi pubblici fondamentali, colmando ritardi storici e tutelando chi lavora, ascoltando le fragilità e investendo in cultura, coesione sociale e sviluppo sostenibile».
Dalla sanità alle politiche per le persone con disabilità , dalla ricostruzione ai trasporti, dalle infrastrutture alle aree interne, fino a turismo, casa, lavoro e innovazione, il metodo adottato «ha privilegiato il lavoro corale con assessori, territori e istituzioni, mettendo sempre al centro le persone».
La presidente indica anche le priorità per il 2026: «È l’anno in cui i risultati devono diventare duraturi nella vita quotidiana dei cittadini, rendendo i servizi pubblici più vicini, affidabili ed equi. Continueremo a garantire qualità delle cure, accesso alle prestazioni con tempi chiari, trasparenza e sicurezza in ogni ambito».
Cultura, conoscenza e innovazione restano leve fondamentali per lo sviluppo regionale. «L’Umbria può guardare avanti quando unisce radici profonde e capacità di innovare, bellezza e competenze, tradizione, turismo e agricoltura», aggiunge la presidente, ricordando l’ottavo centenario francescano che vedrà la regione protagonista a livello nazionale e internazionale.
L’augurio per il 2026 è di fiducia concreta e condivisa: «Una fiducia che si costruisce insieme, senza lasciare indietro nessuno, soprattutto chi vive una fase difficile della propria vita. L’Umbria farà la sua parte. Il futuro non si attende, si governa insieme».
