Le criticità e le proposte relative al sistema ferroviario delle Umbria, Abruzzo, Lazio, Toscana e Marche sono state evidenziate in un documento congiunto inviato dalle Regioni all’attenzione del ministro dei Trasporti Altero Matteoli.
Orte-Falconara Nel testo le Regioni hanno manifestato al governo l’esigenza del completamento del sistema ferroviario centrale con il potenziamento delle trasversali che mettono in comunicazione il Tirreno e l’Adriatico, in particolare con il raddoppio della linea Orte-Falconara ed il collegamento della stessa con la linea Adriatica nel “Nodo ferroviario di Falconara”. L’attenzione è stata anche focalizzata sulla predisposizione di interventi infrastrutturali per la velocizzazione dei servizi sulle altre linee convenzionali, come la Foligno-Terontola-Arezzo, l’adeguamento della linea ferroviaria Roma-Pescara, il miglioramento e il completamento della rete regionale interconnessa alla rete statale.
Marini: impegni disattesi «Le regioni dell’Italia centrale – spiega la presidente Catiuscia Marini – viste le difficoltà attuali, si sono date un metodo si lavoro e di confronto con il governo al fine di veder riconosciute le priorità dei loro territori. Questo tipo di approccio metodologico verrà applicato in futuro anche per altre problematiche». Negli ultimi decenni – è scritto nel documento – gli investimenti si sono concentrati quasi esclusivamente sul sistema dell’Alta velocità che nell’Italia centrale è identificata con la Dorsale Bologna-Firenze-Roma-Napoli. «Inoltre – aggiunge la presidente – sono stati purtroppo lungamente e ripetutamente disattesi gli interventi sulle linee trasversali, alcuni dei quali da lungo tempo programmati o progettati, con gravi conseguenze per il raggiungimento di importanti obiettivi che si attendevano dall’efficientamento del sistema ferroviario».
Asse fondamentale Molte città dell’Italia centrale, compresi i capoluoghi di regione, non trovandosi nelle immediate vicinanze degli assi costituiti dai grandi corridoi europei e dei loro nodi di accesso e, non potendo quindi contare nella presenza di grandi progetti che le coinvolgono direttamente, confidano nel rafforzamento della rete convenzionale e nell’integrazione fra le reti principali e locali. «La velocizzazione dell’arco ferroviario Roma- Orte-Terni-Foligno-Perugia-Terontola–Arezzo-Firenze è fondamentale – aggiunge Marini -. Ed in particolare ciò vale per la linea Foligno-Terontola che permetterebbe un accesso più agevole all’alta velocità dando concretezza al requisito di integrazione e complementarietà di queste reti ferroviarie con quelle convenzionali, nella prospettiva di uno sviluppo equilibrato di entrambe”.
Perugia-Firenze Il miglioramento del collegamento Perugia-Firenze è quindi obiettivo prioritario delle Regioni Umbria e Toscana per favorire gli scambi tra i due capoluoghi e rafforzare un’infrastruttura di interesse nazionale in quanto unica alternativa alla direttrice storica Nord-Sud che però deve prevedere il miglioramento dell’intero collegamento Perugia-Terontola- Arezzo-Firenze. A tal fine dovrà essere esteso lo studio di fattibilità redatto per il primo tratto dell’intero tracciato per poi procedere alle fasi progettuali e realizzative. Nel frattempo si valuterà anche la fattibilità tecnica dell’istituzione di nuovi collegamenti Perugia-Arezzo-Firenze più diretti di quelli attualmente inseriti nel programma di servizio di Trenitalia.
Civitavecchia Prioritario è anche il collegamento ferroviario tra il porto di Civitavecchia e Orte per lo sbocco di merci delle Regioni centrali sul Tirreno, così come diventa indispensabile il completamento del raddoppio della linea Orte-Falconara-Ancona per mettere in relazione i porti del Tirreno e dell’Adriatico.
Spoleto-Terni Per la parte umbra è fondamentale il raddoppio della tratta Spoleto-Terni, per il quale RFI ha già elaborato il progetto definitivo, mentre per la parte marchigiana risultano prioritari gli interventi nella tratta Fossato di Vico-Fabriano.