di Barbara Maccari
La data del 5 giugno si avvicina e per il momento la sfida per le prossime elezioni elettorali vede in campo due protagonisti ufficiali. Il primo è il sindaco uscente Luciano Bacchetta, Psi, sul cui nome è arrivato, dopo mesi di discussioni, anche il via libera ufficiale del Pd attraverso le parole del segretario Rossella Cestini. È lui quindi il nome che ha messo d’accordo tutto il centrosinistra, che si presenterà all’appuntamento elettorale compatto. Fermento anche in casa Movimento 5 stelle: sabato alle 10 in piazza Gioberti ci sarà la presentazione del candidato sindaco, Marco Gasperi, e della relativa lista; appuntamento al quale parteciperanno Alessandro Di Battista, Laura Agea, Tiziana Ciprini, Filippo Gallinella e Stefano Lucidi.
Zangarelli prima candidatura Il secondo nome attualmente in campo è quello di Giovanni Zangarelli, che ha ufficializzato da poco la sua discesa in campo alla guida della lista ‘La Rinascita’. Tifernate, 48enne, per la prima volta in politica, impegnato nel sociale: «Ci collochiamo nell’area del centro destra – ha spiegato il candidato – e nella nostra lista sono presenti persone eterogenee accomunate solo dal non aver mai fatto politica, ma che stanche di quanto accade nella nostra città, hanno deciso di correre». Cinque anni e cinque grandi step, è il suo motto per far rinascere la città: sicurezza, infrastrutture e turismo, istruzione, salute, economia.
Ritiro Lignani Marchesani Grande confusione regna invece tra gli altri partiti di centrodestra. L’iniziale candidatura di Andrea Lignani Marchesani è stata ritirata: «Ringrazio per le belle parole e per gli incoraggiamenti che mi provengono da più parti, non solo politiche, riguardo la mia possibile candidatura a sindaco – ha scritto in una nota consigliere regionale – ma condivido talmente le parole di Fratelli d’Italia sull’unità di una coalizione alternativa che la metto come parametro imprescindibile; una proposta credibile in antitesi all’attuale amministrazione non può che far del bene a Città di Castello. La mia storia politica e la mia esperienza che comunque metto a disposizione della città non può e non vuole essere divisiva. Sono a disposizione per un progetto ed uno schieramento unitario che metta d’accordo coloro che a tutti i costi e legittimamente aspirano a guidare la coalizione alternativa. Si mettano d’accordo su un nome, purché credibile ed inattaccabile dal punto di vista etico e professionale, ed il mio contributo programmatico e di mobilitazione non mancherà in ogni caso».
Alla ricerca di un nome Al momento non c’è quindi un candidato per il centrodestra. Valerio Mancini, vincitore delle primarie della Lega, ha deciso di fare un passo indietro, così come Francesco Pietro Polidori il cui nome era visto di buon occhio da Forza Italia, mentre ‘Castello libera’ puntava tutto su Andrea Lignani Marchesani. Resta in piedi il nome di Nicola Morini, della lista civica ‘Tiferno insieme’. Sono previsti incontri e riunioni all’interno della coalizione per trovare una candidatura unitaria.
Società civile Un altro nome dalla società civile potrebbe arrivare dall’«Osservatorio bene comune», il progetto di Luciano Neri, che non si candiderà in prima persona. L’attuale presidente di Tela Umbra ha dichiarato che «occorrono consapevolezza, determinazione e coraggio per costruire una risposta sul piano elettorale, per avere un’alternativa ai consociativi di regime. Quello che ci vuole è una ‘reattività dal punto di vista civile’ (sull’esempio dell’attiva associazione politico-culturale Umbertide Cambia, ricorda Neri), che al momento sembra essere ‘soffocata’ dalle istituzioni».