A distanza di un anno dall’ultima crisi abitativa, in cui oltre 600 studenti bisognosi erano rimasti senza casa, dall’Agenzia per il diritto allo studio universitario dell’Umbria arriva la conferma: le domande per il posto letto sono maggiori rispetto all’offerta ad oggi disponibile. Previsti più di 300 studenti idonei senza alloggio per il nuovo anno, su cui pesano gli aumenti del caro vita. «La Regione non ha fatto abbastanza per evitare il ripetersi dell’emergenza».
I numeri «È quasi certo che l’Agenzia non potrà garantire un alloggio a tutti gli studenti idonei al servizio che ne hanno fatto richiesta – ha affermato Lorenzo Mazzola, garante degli studenti Adisu -. Studenti che ne hanno diritto perché economicamente svantaggiati, e che non possono sostenere i costi di un affitto presso privati». Nonostante l’aumento dei posti letto rispetto all’anno scorso, saliti da 696 a 1032, grazie alla conclusione delle ristrutturazioni di alcuni collegi e all’aggiunta di una nuova struttura, l’Ottagono, il costante aumento delle immatricolazioni a UniPg e l’ampliamento della platea dei beneficiari dei servizi Adisu gravano sulla situazione abitativa. «Con questi numeri l’agenzia regionale non sarebbe riuscita a coprire la domanda dell’anno scorso, che contava 1373 studenti idonei, figuriamoci quella di quest’anno», conclude Mazzola.
Udu Perugia «In base ai dati che abbiamo finora prevediamo che molte matricole non riceveranno un alloggio, almeno 300 – spiega Nicholas Radicchi, coordinatore di Udu Perugia – ma purtroppo questo numero potrebbe essere molto più alto». «Non siamo disposti a rivivere sulla nostra pelle una tale lesione del diritto allo studio, che colpisce come al solito gli studenti più svantaggiati, che senza le tutele dello Stato non hanno gli strumenti per accedere alla carriera universitaria. Come rappresentanti avevamo avvertito l’agenzia regionale di questo rischio già a giugno, depositando una nota in commissione Adisu. La Regione deve fare qualcosa, e deve farlo ora», conclude Radicchi.
Fontivegge Nella seduta di giunta di mercoledì, come annunciato dalla giunta nel pomeriggio, verrà firmato «un atto che darà il via alle procedure burocratiche – spiega Palazzo Donini in una nota – che porteranno alla firma di un protocollo tra Regione, Comune di Perugia, Adisu e Rete ferroviaria italiana, per destinare il fabbricato viaggiatori di Perugia di Rfi, situato presso la stazione centrale di Fontivegge, a residenza per studenti universitari».
Altri 80 posti Un progetto, che rientra nel piano di riqualificazione delle stazioni di Rfi, del quale si parla da qualche mese e che permetterà di realizzare 80 nuovi posti letto ai piani primo, secondo e terzo del fabbricato con un investimento da 1,7 milioni di euro. Altri 70 poi arriveranno in via Martiri dei Lager, all’interno dell’Ottagono grazie alla convenzione tra Adisu e Ater. Da qui a un mese poi saranno inaugurati i plessi ora in ristrutturazione, ovvero il collegio di Agraria (100 posti), del padiglione D di via Innamorati (120 posti) e altri 23 alla Fatebenefratelli.
«Complessivamente – scrive l’assessore Paola Agabiti – si rafforzerà immediatamente l’offerta attuale con ulteriori 313 posti letto. Analogamente a quanto già disposto per il precedente anno accademico, l’Agenzia per il diritto allo atudio adotterà con successivi atti, ulteriori misure di sostegno, per un importo massimo di 1.500 euro, a favore degli studenti che, pur risultando idonei a seguito dell’istruttoria delle domande relative all’anno accademico 2023-2024, non potranno accedere al servizio abitativo per indisponibilità di posti letto». «Senza dimenticare – conclude – che sono previsti ulteriori 180 posti letto entro il 2024, che verranno a crearsi a seguito della ristrutturazione del padiglione C di Via Innamorati e di un’altra porzione di immobile del collegio di Agraria»-