A palazzo dei Priori focus sui rifiuti. Lunedì si è svolto il primo consiglio comunale aperto alla cittadinanza aper presentare l’attività svolta dall’Osservatorio rifiuti del comune di Perugia ai consiglieri e alla cittadinanza. O meglio, nero su bianchi i dati della raccolta differenziata in lungo e in largo nel capoluogo, utili per comprendere e analizzare i risultati quantitativi e qualitativi raggiunti ed effettuare un confronto tra le modalità differenti nel territorio.

Perugia La città è divisa in tre zone: il centro storico (5mila abitanti), la zona raccolta “Tris” (oltre 62mila abitanti, quella che condiziona maggiormente i risultati ottenuti dall’osservatorio) e la città compatta con 52mila abitanti. La produzione pro capite di rifiuti nel comune per il 2021, si attesta ad un valore pari a 556.8 chilo per residente, superiore al valore medio regionale (514,6 kg/res) e più alto anche rispetto a Terni (460 kg/ab). Nel 2021, come spiega l’osservatorio, la differenziata a Perugia si attesti al 71 per cento. Quel che, però, salta all’occhio è che dal 2019 la percentuale della raccolta differenziata a pressoché rimasta invariata.

I punti di forza Tra i numeri positivi, la percentuale di raccolta differenziata che nel 2021 si attesta attorno al 71 per cento, superiore, anche se di poco, alla media regionale e quella di raccolta dell’83 per cento ottenuta nel 2021 dal sistema di raccolta aggiuntivo Raccoglincentro.  In particolare c’è anche l’elevata qualità che caratterizza l’organico raccolto nella zona del centro storico e nella città compatta (con una percentuale di materiale non compostabile inferiore al 5 per cento).

Le criticità Dopo le luci, l’osservatorio riporta anche qualche ombra. Il quantitativo pro capite di rifiuti prodotti a Perugia negli ultimi anni si attesta ad un valore superiore alla media regionale e alla media regionale, maggiore anche di Terni. Negli ultimi 3 anni, inoltre, la percentuale di raccolta differenziata è rimasta stabile al dato del 2019. Tra le zone più “critiche”, tra i quartieri più popolosi della città, quelle di Ponte San Giovanni, Castel del Piano e San Sisto. Qui l’osservatorio propone di sostituire il modello di raccolta su strada con il sistema porta a porta.

La qualità I dati mostrano come la qualità della frazione organica raccolta nella zona TRIS del Comune di Perugia è definita “scadente” avendo una percentuale media di materiale non compostabile che si attesta attorno al 15%. Si evidenzia anche il fatto che “l’indice di riciclo sia a livello regionale che comunale non viene calcolato”. Secondo l’ultimo calcolo effettuato da Arpa Umbria nel 2018, per le materie plastiche si era raggiunto solo il 21% di indice di riciclo, dato nettamente al di sotto degli obiettivi europei. Tra le proposte avanzate dall’osservatorio c’è il passaggio alla tariffazione puntuale con cui il Comune di Perugia potrebbe superare l’80% di raccolta differenziata, con un indice di riciclo di gran lunga superiore al 65%, che è l’obiettivo minimo previsto dell’Unione Europea.

Opportunità Tra gli interventi, anche quello dell’assessore all’Ambiente Otello Numerini che ha riferito che uno dei punti di debolezza segnalati, ossia la persistenza della raccolta stradale nei quartieri di Ponte San Giovanni, Castel del Piano e San Sisto, sta per diventare almeno in parte punto di forza, visto che, grazie ai fondi del Pnrr, a Ponte San Giovanni sta per partire la raccolta porta a porta, la cui ambizione è di portare la percentuale della differenziata al 75%, ripristinando nel quartiere una situazione di decoro.

Chi ne fa parte La commissione, istituita da palazzo dei Priori, è cosi composta: Aldo Preiti, delegato del sindaco; Gino Puletti, consigliere comunale di maggioranza; Fabrizio Croce, consigliere comunale di minoranza. Rappresentanti delle associazioni: Fabrizio Ercolanelli (portavoce) – Zero Waste Italy; Damiano Marinelli – Unione nazionale consumatori Umbria; Cristina Rosetti – Movimento difesa del cittadino; Annarita Guarducci, Coordinamento  regionale Umbria Rifiuti Zero – Crurz; Luca Tonzani – Umbria Next; Valeria Passeri – Comitato I Molini di Fortebraccio; Valentina  Bonaca – Noi Cittadini; Gabriele Castagnoli – Legambiente Circolo Perugia-Valli del Tevere; Maria Luigia  D’Amone – Osservatorio Borgogiglione.

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