Un fucile (Jp Valery - Unsplash)

 Sul caso del gatto ucciso a colpi di fucile nella frazione di Vaccara a Gualdo Tadino entra a gamba testa anche la lega nazionale per la difesa degli animali. Qualche giorno fa le forze dell’ordine le forze armate hanno denunciato a piede libero, con l’accusa di esplosione pericolosa e uccisione di animale, un pensionato di 73 anni residente nella frazione gualdese. A sua discolpa per aver ucciso il gatto, ha detto che ha agito in un momento di rabbia perché l’animale sarebbe passato su una gettata fresca di cemento.

A sporre denuncia è stata la proprietaria del gatto il cui corpo è stato trovato martoriato di pallini da sparo. A commentare la notizia arriva una nota di accaduto è Pietra Rosati, presidente di Lndc Animal Protection. «È incredibile quante siano le persone in Italia che detengono regolarmente armi e che si sentono giustificate ad utilizzarle a loro piacimento». Un fatto preoccupante e diffuso, come sottolinea l’associazione, per i «troppi i casi in cui ci troviamo a sporgere denuncia contro persone, per lo più cacciatori, che imbracciano il fucile per farsi giustizia, così credono loro, senza minimamente preoccuparsi del fatto che stanno togliendo la vita a un essere vivente». Concludendo la nota, sottolineato come ci si trovi davanti «un reato gravissimo» l’associazione ha a sua volta sporto denuncia». 

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