Il batterista Willie Jones III

Il suo nome spicca nella scena del jazz contemporaneo. Un batterista che riesce a muoversi con disinvoltura tra stili diversi confermandosi comunque un vero maestro del genere. Arriverà, giovedì 28 novembre, al Giò Jazz Area di Perugia per rileggere le produzioni di un altro iconico «collega di bacchette», Max Roach. Stiamo parlando di Willie Jones III. Insieme al batterista di Los Angeles Danny Grissett al piano e Darryl Hall al contrabbasso, il trombettista Jim Rotondi – una delle colonne del gruppo «One For All» – e il sassofonista Piero Odorici, a lungo partner di Cedar Walton.

La sua storia artistica Classe ’68, nato e cresciuto in una famiglia di musicisti, Willie Jones III studia con Albert Heath e fonda nei primi anni ’90 il gruppo Black/Note, con il quale incide quattro dischi, uno dei quali per la mitica etichetta Impulse. In tour in tutto il mondo, spesso apre i concerti di Wynton Marsalis. Verso la fine del 1994 il batterista inizia una formidabile carriera di sideman, che lo fa suonare con Milt Jackson e poi con Arturo Sandoval. Collabora con Horace Silver e, fino al 2005, con il trombettista Roy Hargrove. E’ stato inoltre spite saltuario di gruppi guidati da personaggi del calibro di Sonny Rollins, Cedar Walton, Frank Wess, Dizzy Gillespie All-Star Big Band, Eric Alexander, Eric Reed, Bill Charlap, Michael Brecker, Herbie Hancock e Hank Jones.

La band Un curriculum di tutto rispetto anche per il gruppo: il pianista Denny Grissett, stabile nel quintetto di Tom Harrell, ha suonato anche con Steve Wilson, Jeremy Pelt, Russell Malone e Nicholas Payton. Il bassista Darryl Hall ha una esperienza che si è plasmata accanto a figure diverse, come i cantanti Carla Cook e Mark Murphy, la violinista Regina Carter, la Woody Herman Big Band, e molti altri nomi famosi. Willie Jones III è semplicemente uno dei batteristi più richiesti sulla scena del jazz contemporaneo.

Il concerto L’ingresso al concerto è 15 euro e include l’appuntamento enogastronomico a buffet con inizio alle 20.15. Una serata che riporta il Jazz negli spazi di Valeria Guarducci. «Ritengo – dice la titolare Hotel Giò Wine e Jazz Area – che l’appuntamento enogastronomico, da sempre offerto dal nostro Ristorante Enoteca Giò Arte e Vini, sia stato apprezzato dai perugini come momento di aggregazione e particolarmente gradito è sempre stato l’accostamento delle eccellenze del territorio a quelle delle proposte musicali. La nostra sponsorizzazione – aggiunge Valeria Guarducci -, che prevede anche l’ospitalità agli artisti e la disponibilità dell’auditorium, si riconferma dunque come momento di grande visibilità per la nostra struttura. Ringraziamo il Jazz Club per la rinnovata collaborazione che ci vede protagonisti insieme anche quest’anno».

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