C’è la firma del Comune sulla nuova mostra del tartufo di Città di Castello, che dopo 43 anni cambia nome e immagine. Il debutto del Salone nazionale del tartufo bianco pregiato, dal 3 al 5 novembre, darà il via nel centro storico tifernate a una stagione nel segno della qualità e dell’innovazione. I giorni della manifestazione arriveranno a cinque, perché il fine settimana del 3-5 novembre dedicato alla mostra mercato sarà preceduto, l’1 e il 2 novembre, da un’anteprima della manifestazione per la stampa, che sarà invitata a conoscere da vicino il tartufo bianco di Città di Castello, ma anche l’universo che gli ruota attorno, fatto dei cavatori che sono espressione di una pratica dichiarata patrimonio culturale immateriale dell’umanità dall’Unesco, delle aziende che lo lavorano e lo esportano in tutto il mondo, dei cuochi.
«Parliamo di oltre 1.000 cavatori con i loro 3.000 cani, dalle aziende, dai ristoratori e da tutta la filiera locale, che sono il nostro orgoglio e rappresentano una ricchezza dalle grandi potenzialità che merita di essere valorizzata», hanno dichiarato il sindaco Luca Secondi e l’assessore al Commercio e al Turismo Letizia Guerri nella conferenza stampa di stamattina alla quale ha preso parte anche il dirigente comunale competente Lucio Baldacci.