di Daniele Bovi

Dall’«aperitivo collaborativo» con i residenti al corso d’inglese e non solo. Sono queste alcune delle prime attività che si terranno all’interno degli «spazi condivisi» inaugurati lunedì a Perugia in piazza Alda Merini, nel cuore dell’ex Tabacchificio di via Cortonese. Gli spazi (quasi 230 metri quadrati dotati anche di cucina e bagni) si trovano al piano terra di una delle ale del complesso dove i lavori sono terminati (nelle altre ripartiranno tra due mesi) e fanno parte di un progetto di «co-housing intergenerazionale», finanziato con risorse statali.

All’inaugurazione hanno partecipato il sindaco Andrea Romizi, gli assessori Edi Cicchi (Welfare) e Margherita Scoccia (Urbanistica), Daniele Stazi della Fondazione Perugia, Alfredo Notargiacomo della Usl Umbria 1 (qui saranno trasferiti alcuni servizi ambulatoriali e infermieristici ora dislocati a Madonna Alta), Alfredo Ricca di Prelios (la realtà che sta gestendo il progetto del maxi complesso) e Roberto Bonifazi, (presidente del Consorzio Abn).

EX TABACCHIFICIO, I CANTIERI RIPARTIRANNO TRA DUE MESI

Questi spazi, dove verranno organizzate diverse attività, serviranno «per riscoprire – ha detto Cicchi – quella socialità che abbiamo dimenticato negli anni della pandemia; vorremmo che si vivesse qui come in quelle realtà in cui un tempo ci si prendeva cura degli spazi e delle persone». «È una visione innovativa – ha assicurato Scoccia – per riportare uno stile di vita meno anonimo e isolato, dove saranno organizzate attività per rompere l’isolamento che spesso si crea. Rigenerare significa intervenire non solo sull’edilizia ma anche sul tessuto sociale». Secondo Scoccia c’è «una risposta entusiastica di chi vive già qui», cioè delle circa 50 famiglie che hanno affittato uno degli appartamenti.

Sabato 25 febbraio, come spiegato da Roberta Conditi della Fondazione Housing Sociale di Milano, ha preso il via il laboratorio «Casa nuova, vita nuova: progettiamo le attività collaborative», tappa del percorso di start up di comunità. Gli abitanti del complesso hanno ragionato insieme, tra vicini di casa, sulle prime attività collaborative da avviare e sperimentare confrontandosi su quattro temi: cibo, cura dei bambini, socialità e tempo libero, attività quotidiane. 

«Qui – ha detto il sindaco – rigenerare si traduce anche in un nuovo impulso sociale e in nuova linfa per la comunità che ci abita. E noi siamo certi che questi spazi condivisi possano essere l’incipit di percorsi inediti, volti a promuovere nella loro più alta espressione i valori della condivisione, dell’inclusione e della socialità».