di Chiara Fabrizi
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Cinquecento posti di lavori a rischio. Si preparano a entrare nella fase più delicata le tre vertenze della città del Festival stretta, ormai da mesi, tra la crisi del gruppo Novelli, il dramma della ex-Pozzi e lo «stallo» della Panetto&Petrelli, storica poligrafica con una trentina di lavoratori in organico.
Panetto&Petrelli E sono proprio gli operai dell’azienda di viale Martiri ad essere saliti a palazzo municipio giovedì per incontrare, affiancati da tutti i rappresentanti sindacali, il sindaco Daniele Benedetti e il presidente della Bps, Nazzareno D’Atanasio, nel tentativo di trovare una quadra intorno alle risorse finanziarie necessarie per far ripartire la Panetto&Petrelli, acquistata da Bruno Buccetti, imprenditore edile ternano circa un anno fa. Stando a quanto si apprende da ambienti sindacali, nel mese di dicembre la proprietà avrebbe presentato il piano industriale, vincolando fortemente le prospettive della poligrafica alle richieste avanzate agli istituti di credito. «La questione è spinosa – ha detto il sindaco Daniele Benedetti – ma ritengo positiva la disponibilità manifestata dalla Bps». Qualcosa in più lo si saprà solo nei prossimi giorni, quando le parti torneranno a incontrarsi in Comune.
Gruppo Novelli Sul fronte Novelli, invece, dopo l’istanza di fallimento presentata dal consorzio di autotrasportatori di Roma, che dovrebbe comunque essere congelata, i sindacati lunedì si preparano a incontrare a Terni l’amministratore delegato Alberto Alfieri, in vista dell’appuntamento di venerdì 18 gennaio quando, al ministero dello Sviluppo economico, il Consiglio d’amministrazione (Cda) «tecnico» presieduto da Alessandro Musaio dovrà presentare il piano industriale e chiarire l’esito della lunga trattativa con le banche. In tribunale a Terni, stando a quanto riferito ai sindacati, la proposta di concordato arriverà il 31 gennaio. Nel mezzo, però, c’è l’appuntamento del 15, giorno in cui ai lavoratori dovrebbe arrivare la mensilità di dicembre.
Ims Resta alta la tensione intorno alla ex-Pozzi con i lavoratori, dopo cortei non autorizzati, proteste sotto la sede di Confindustria e blitz in Comune, ancora nel pieno dello sciopero. Come noto, anche qui i tempi stringono e mercoledì i rappresentanti del Casti group sono attesi in tribunale con la proposta di concordato. Nella fase più delicata dell’emergenza occupazionale, con circa cinquecento posti di lavoro a rischio, si è inserito il Partito democratico che proprio per mercoledì ha richiesto la convocazione straordinaria del consiglio comunale.
Lanci di uova e farina, la protesta in via Palermo. Il video.
Le immagini della protesta in via Palermo
Le risposte del sindaco Daniele Benedetti. Il video.
Pd Dal quartier generale di viale Trento e Trieste, dove il segretario locale Andrea Bartocci, quello provinciale Dante Andrea Rossi e il vice capogruppo Daniela Tosti hanno convocato la stampa, si torna a lanciare un messaggio di mobilitazione generale. «Gli strumenti usati finora – ammette Bartocci – non hanno prodotto risultati, il nostro è un appello alle istituzioni regionali, agli istituti di credito, alle forze politiche, sindacali ed economico-produttive, stiamo rischiando di diventare una città fantasma». A fare eco è Rossi: «Pretendiamo che il consiglio comunale stravolga l’ordine del giorno e in modo permanente e unitario accenda i riflettori sull’emergenza lavoro». Pronta a esplodere.
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