Lo stabilimento Tione

di Marco Torricelli

L’impressione è che che il dottor – senza offesa – Alessandro Lucrezio, amministratore unico della Tione, non abbia gradito. L’impressione si ricava dai toni con cui replica alle cose che ha letto in un articolo che Umbria24 ha dedicato all’azienda e nel quale, incidentalmente e citando un documento ufficiale, si parlava anche di lui. Prego.

Mai interpellato Lucrezio vuole precisare che lui «mai è stato interpellato dal presunto autore di detto articolo giornalistico», cosa peraltro abbastanza evidente a chiunque abbia letto quello che il – sempre senza offesa – dottor Lucrezio definisce «una congerie di inesattezze e distorsioni totalmente infondate». In quell’articolo, peraltro, il ‘presunto autore’ non ha inserito una sola frase attribuita a lui.

Il virgolettato L’amministratore unico della Tione, infatti, concede che «è presumibile, in relazione al virgolettato riportato nell’articolo, che le informazioni ispiratrici siano riconducibili ad una relazione depositata presso la cancelleria del tribunale di Terni. Detta relazione è stata predisposta dall’avvocato Sotgiu e reca le firme del dottor Bucarelli e del dottor Cherubini, sia pure indicando i nominativi privi di firma dello stesso avvocato Sotgiu e dell’ex amministratore di Tione s.r.l., Lucio Leonardi».

La relazione In effetti anche ad un lettore distratto sarà parso chiaro che non si tratta di ‘informazioni ispiratrici’, ma piuttosto, come chiaramente riportato nell’articolo della «‘memoria di accompagnamento alla seconda relazione informativa’ che lo studio legale Guicciardi&Sotgiu di Teramo ha inviato il 25 maggio scorso al tribunale di Terni, dal quale era stato incaricato di seguire la vicenda». Insomma, il dottor Lucrezio presume bene e quel virgolettato è il testo esatto contenuto in un documento ufficiale.

Tutti licenziati Lucrezio, a questo riguardo, dice una cosa importante e cioè che «i soggetti sopra indicati (l’avvocato Sotgiu e gli altri; ndr) sono stati tutti licenziati e/o revocati proprio in concomitanza con il deposito di detta relazione, allorquando la Tione s.r.l. ha avuto modo di constatare inequivocabilmente che i predetti, in esecuzione di un oscuro piano – accusa l’amministratore unico – volto al perseguimento di interessi estranei alla Tione s.r.l. in favore della quale erano tutti tenuti ad operare dietro cospicui compensi già percepiti, portavano avanti una trattativa segreta con persone che, a vario titolo, hanno determinato il dissesto economico dell’azienda e, in relazione a tali gravissime responsabilità, l’assemblea dei soci ha da tempo deliberato nei loro confronti la proposizione di un’azione volta al risarcimento dei danni».

La denuncia Insomma, l’accusa che Lucrezio muove, a quelli che presenta come ex collaboraori, è clamorosa. E, tanto per rincarare la dose, l’amministratore unico annuncia che «in periodo non sospetto il sottoscritto ha presentato una circostanziata denuncia alla procura di Roma relativamente alla condotta palesemente estorsiva assunta proprio dall’avvocato Sotgiu nei confronti di Tione s.r.l., il cui procedimento è attualmente in fase d’indagine».

«Scooter e non moto» Quanto «alla motocicletta tanto evidenziata a titolo di presunto sperpero delle risorse economiche di Tione s.r.l., evidenziamo, in primo luogo (Lucrezio passa al plurale majestatis; ndr), che invero trattasi di un semplice scooter (sul sito internet della Honda Italia il prezzo di listino indicato è sui 9mila euro; ndr), intestato alla stessa Tione s.r.l. e concesso in uso al sottoscritto amministratore che, per l’appunto, lo utilizza per tutte le necessità di spostamento lavorativo aziendale».

«Per risparmiare» La circostanza, dice ancora l’amministratore unico di Tione, «diversamente da quanto pubblicato in modo suggestivo nell’articolo in oggetto, vale a giungere ad una conclusione diametralmente opposta, ovvero quella di chi rinuncia all’agio di una ben più costosa autovettura aziendale, come quella in uso all’ex amministratore Leonardi (Citroen C4), in funzione di una logica di sano risparmio del tutto sconosciuta alle precedenti amministrazioni».

L’illecito In ultimo, «ma non in ordine d’importanza», Alessandro Lucrezio preannuncia che promuoverà «ogni azione a tutela di Tione s.r.l. e dell’onorabilità della mia persona, senza escludere opportune indagini in merito al fatto che il giornalista sopra citato sia entrato illecitamente in possesso di un documento depositato presso la cancelleria del tribunale di Terni e, in quanto tale, non conoscibile da persone diverse dagli autori nonché dal personale del tribunale di Terni». Illecitamente, dice Lucrezio. Quindi, secondo lui – e stando al dizionario Sabatini-Colletti, avrei commesso un ‘atto o comportamento che viola una norma giuridica’. Io.

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