«Dipendenti da quasi tre mesi senza stipendio e turni di lavoro che cambiano dall’oggi al domani. La situazione alla Neofil non è poi così idilliaca così la si vuole far credere». E’ all’attacco rivolto all’azienda della zona Polymer di Terni da parte delle segreterie regionali e provinciali di Filctem Cgil e Femca Cisl. La nota arriva dopo che nei giorni scorsi la direzione aziendale aveva ricostruito il momento del gruppo anche alla luce del progetto industriale imperniato sul paradigma di Industria 4.0.
Quadro idilliaco «Fa piacere leggere – scrivono i sindacati in una nota – che qualche azienda punti sulla valorizzazione e la compartecipazione di tutti i lavoratori, un approccio che è musica all’orecchio del sindacato. Nel progetto Industry 4.0 infatti, tra le altre cose, gli investimenti nelle nuove tecnologie applicate ai sistemi produttivi hanno sempre più bisogno di lavoratori formati. A voler muovere un appunto all’idilliaco comunicato stampa di qualche giorno fa della Neofil manca soltanto un piano di formazione mirato, naturalmente condiviso, che renda i lavoratori pienamente soddisfatti della loro azienda».
Nodo stipendi Secondo i rappresentanti dei lavoratori sono diversi i problemi concreti. «Il problema reale è molto più profondo e riguarda direttamente le reali condizioni dei lavoratori che da quasi tre mesi non prendono lo stipendio, che hanno saputo della variazione dei propri turni di lavoro dall’oggi al domani e che si trovano in difficoltà qualora provino ad accettare la candidatura per farsi eleggere nel ruolo di Rsu. Ultimamente poi i lavoratori trovano persino più opportuno non esprimere il loro parere durante le assemblee sindacali. Si, di questo loro comportamento ci assumiamo anche noi le nostre colpe, ma a questa parziale e superficiale risposta possiamo aggiungere una domanda che suona più preoccupante. Ma siamo sicuri che il clima aziendale sia così idilliaco? Se l’azienda è ben disposta come dice convochi chi li rappresenta e risponda alle domande, prima fra tutte gli stipendi e alle altre scadenze non rispettate».