di Daniele Bovi
Quaranta cassintegrati umbri dovranno attendere poco più di un mese per conoscere il loro destino. Scadrà infatti il sei settembre il bando attraverso il quale verranno ceduti in un intero blocco 79 punti vendita in tutta Italia della Mercatone Uno, che si trova da tempo in amministrazione straordinaria. Base d’asta, 280 milioni di euro per 61 negozi operativi e 18 non operativi oltre a tutti i beni immobili della società. Tra questi 79 c’è ovviamente anche Magione, chiuso ormai da tempo mentre i suoi 40 dipendenti, in cassa integrazione, attendono di capire quale fine faranno. La vendita, come accennato, è in blocco e le opzioni sono due: un gruppo nazionale o internazionale si fa avanti e acquisisce le strutture, Magione compresa, oppure il bando va deserto. A quel punto le procedure verrebbero ripetute e anche in questo caso niente (temutissimo) spezzatino: chi vorrà dovrà comprare tutti i 79 punti vendita, e con alcune condizioni. Eventuali acquirenti dovranno infatti garantire l’apertura dei 79 negozi e il mantenimento degli attuali livelli occupazionali per almeno due anni. Il prezzo viene giudicato appetibile e da parte dei commissari, come sottolineato nel corso dell’ultima riunione al Ministero dello sviluppo economico, c’è un certo ottimismo.
Lo svincolo Quest’ultimo è dettato da alcuni fattori, ovvero dal mantenimento delle quote di mercato dell’azienda anche in questo momento molto difficile, da un fatturato in aumento e da punti vendita (quelli aperti) che generano profitti. Intanto intorno allo stabilimento di Magione le cose si muovono. Nelle scorse ore infatti con i 250 mila euro stanziati dalla Regione si è completato il finanziamento con il quale si riqualificherà (con una maxi rotatoria) lo svincolo di Magione del Perugia-Bettolle. Il costo totale dell’opera si attesta attorno al milione di euro del quale la metà sarà pagato dagli imprenditori che a breve (mancano solo alcuni pareri) installeranno la loro attività accanto alla sede della Mercatone Uno. Il nome attualmente non viene svelato: si sa soltanto che si tratta di un gruppo nazionale del commercio al dettaglio che verrà presentato una volta smaltite tutte le pratiche burocratiche.
Competitività «Per il Trasimeno – dice il sindaco di Magione Giacomo Chiodini – si tratta di un’opera strategica. Un ringraziamento sentito va alla presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini e all’assessore regionale alle infrastrutture Giuseppe Chianella: entrambi hanno immediatamente compreso l’occasione che veniva a profilarsi con il cospicuo finanziamento messo a disposizione dai privati. L’infrastruttura migliorerà la viabilità, la sicurezza stradale ed avrà anche un riflesso positivo per il comparto commerciale a valle di Magione». «Il progetto – ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici Nazareno Annetti – sarà sottoposto a conferenza di servizi nelle prossime settimane per ottenere i pareri degli enti preposti, avviare l’iter di variante al piano regolatore e predisporre i necessari accordi tecnico-economici tra i soggetti interessati». Nell’ufficio del sindaco c’è ovviamente attesa per l’inizio di settembre quando si conoscerà il destino della Mercatone Uno: «Da parte nostra – dice Chiodini – abbiamo seguito passo passo la vicenda insieme alla Regione rimanendo in contatto con i commissari. Per aumentare la competitività dell’area commerciale e attrarre nuovi investitori poi, abbiamo cablato l’intera zona con la fibra ottica».
Leonelli e Chianella «Si tratta di un’opera importante – commenta il consigliere regionale pd Giacomo Leonelli – per Magione e per tutto il Trasimeno. In particolare però è un investimento che risponde indirettamente ad una delle più gravi vertenze commerciali del territorio perugino. È una scelta saggia e lungimirante della giunta». Secondo il segretario regionale del partito l’intervento «che ha il vantaggio di un cospicuo investimento privato, migliorerà la viabilità in un’area fortemente vocata al commercio e all’artigianato, ma anche alla logistica, si pensi a realtà come Eurospin e Cancelloni Food Service». Di un miglioramento per la viabilità parla anche Chianella, che plaude all’operato del sindaco di Magione e si dice «certo che questa importante opera pubblica, al di là del suo valore specifico in relazione alla mobilità viaria e alla sicurezza stradale, agevolerà anche lo sviluppo economico dell’area industriale di Magione e, mi auguro, possa anche facilitare la soluzione della vertenza che vede ancora in attesa decine di lavoratori del Mercatone Uno».
La Cisl Secondo Valerio Natili, segretario regionale della Fisascat Cisl «che fin dall’inizio – spiega il sindacato – si è impegnato nel rappresentare gli interessi dei 40 lavoratori», grazie al nuovo svincolo «ora il Mercatone è più appetibile. Uno sforzo che potrebbe contribuire in maniera fattiva alla risoluzione di una vertenza tra le più complesse del settore commerciale nazionale. Una notizia positiva – conclude Natili – in attesa degli sviluppi della vertenza nazionale, che dovrebbe sciogliersi i primi di settembre e che coinvolge complessivamente in Italia 3700 dipendenti».
Twitter @DanieleBovi