L'ultimo presidio di fronte al tribunale (foto Fabrizi)

É stato convocato per martedì il tavolo di crisi in Regione sulla delicata vertenza della ex-Pozzi. Ad accomodarsi a palazzo Donini, oltre alle istituzioni e ai sindacati, saranno anche i rappresentanti del Casti group, l’industria varesina proprietaria del polo metallurgico. Con ogni probabilità a Perugia non arriverà patron Gianfranco Castiglioni, ma un paio di suoi stretti collaboratori.

Tavolo di crisi All’incontro parteciperanno l’assessore Vincenzo Riommi, il sindaco Daniele Benedetti e il presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi, il direttore di Confindustria, Aurelio Forcignanò e i sindacati. Soddisfatto il sindaco: «Finalmente l’azione corale sta dando i primi risultati, resto convinto che l’unità ritrovata sia un bene da mantenere e difendere perché ritengo che sia l’unica strada per raggiungere i risultati da tutti sperati». Un monito, probabilmente, alla luce della parapiglia scoppiato giovedì a palazzo municipio tra le tute blu, mentre in tribunale i legali depositavano la proposta di concordato.

Novelli, il cda tecnico chiede tempo Sono, invece, tornati in Umbria a bocca asciutta i delegati sindacali del gruppo Novelli che nella tarda mattinata hanno incontrato Alessandro Musaio, Alberto Alfieri e Gianni Tarozzi, i tre del cda ‘tecnico’ da un paio di mesi alla guida dell’azienda. Al tavolo ministeriale i manager avrebbero dovuto illustrare la proposta di concordato e il relativo piano industriale, dettagliando su investimenti e livelli occupazionali. Ma nessuno di questi elementi è stato fornito ai sindacati, ai quali è stato chiesto qualche altro giorno di tempo. Stando a quanto risulta non si sarebbe ancora trovata la quadra con i 22 istituti di credito a cui il cda ‘tecnico’ aveva chiesto un prestito ponte di almeno 4 milioni di euro. Un nuovo tavolo dovrà sarà convocato nei prossimi giorni.