Moody's taglia il rating di enti locali e banche (TM News-Infophoto)

di Daniele Bovi

Nella seconda metà del 2011 è stata l’Umbria e il suo tessuto imprenditoriale una delle realtà più colpite dalla stretta creditizia operata dagli istituti bancari. Banche, compresa la spoletina Bps, che giovedì sono finite nel mirino dell’agenzia Moody’s la quale ha tagliato il rating di 114 istituti, 24 quelli in Italia. La mannaia dell’agenzia si è abbattuta anche sugli enti locali, Regione Umbria compresa che scende ad A3. Secondo le metodologie utilizzate non solo da Moody’s ma anche da Standard&Poor’s infatti, il giudizio sul debito di un ente locale non può essere superiore a quello sovrano. E così, il downgrade del debito italiano (da A2 ad A3) arrivato nei giorni scorsi trascina in basso gli enti locali.

Credit crunch A certificare come il cosiddetto credit crunch abbia colpito duramente le imprese della regione è l’autorevole ufficio studi della Cgia di Mestre. Analizzando i dati forniti da Bankitalia emerge infatti come tra il giugno e il novembre del 2011, i mesi terribili in cui il differenziale tra i Bot italiani e il Bund tedesco è esploso, siano stati erogati 12 miliardi e 808 milioni di euro. Un dato che vale la flessione dello 0,7%, il quinto peggior dato in Italia dietro a Calabria (-1,8%), Molise (-1,3%), Friuli (-1,3%) e Piemonte (-0,8%). Valle d’Aosta (+5,4%), Liguria (+3,8%) e Lazio (+2,8%), invece, sono stati i territori dove l’erogazione del credito ha subito gli incrementi maggiori: a dimostrazione che il quadro generale non è stato tutto negativo.

Poco ottimismo A lasciare poco spazio all’ottimismo è il dato di dicembre quando, secondo la Banca d’Italia, l’erogazione del credito ha subito un’ulteriore flessione del 2,2%. «E’ probabile che questa flessione – spiega Giuseppe Bortolussi, segretario della Cgia – abbia assunto i valori più elevati in quelle regioni che già nei mesi precedenti erano state duramente colpite dalla stretta come, ad esempio, il Nordest. Guarda caso, proprio quelle realtà dove sono maggiormente presenti le piccole e micro imprese». Piccole e micro imprese che sono la spina dorsale anche del sistema economico dell’Umbria.

Le difficoltà Stando alla nota di Moody’s alla base del downgrade che ha colpito gli istituti di credito c’è prima di tutto «il negativo e prolungato impatto della crisi dell’area euro, che rende molto difficile la situazione operativa per la banche europee». In secondo luogo c’è il «deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all’aggiustamento dei rating di nove Paesi» e, infine, le «sfide importanti» che dovranno affrontare le banche con «significative attività sui mercati dei capitali». Queste difficoltà, secondo Moody’s, non riescono ad essere compensate dalla presenza di fattori positivi come il supporto offerto dai governi al sistema bancario e la politica monetaria accomodante.

Un nuovo sistema di rating A Milano il titolo Bps ha chiuso appena sopra i due euro, in rialzo dell’1,78% e con uno scambio di 4.200 azioni. Dagli enti locali invece, colpiti ancora una volta dal downgrade, arriva la proposta del presidente della Provincia di Torino Antonio Saitta, che chiede un nuovo sistema di rating per Comuni e Province: «Oggi più che mai possiamo affermare – scrivono in una lettera aperta il presidente Saitta e l’assessore al bilancio Marco D’Acri – che i giudizi emessi dalle società di rating nei confronti degli Enti locali non hanno mai rispecchiato il lungo processo di contenimento della spesa pubblica che Province e Comuni attuano ormai da anni. Spesso, come termometri impazziti, hanno in maniera automatica classificato la solidità degli Enti locali in relazione diretta con il giudizio sullo Stato centrale».

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.