Sono stati oltre 6 mila i lavoratori umbri che nel 2015 hanno beneficiato della cassa integrazione in deroga. A fornire i numeri è stato martedì il vicepresidente della Regione Fabio Paparelli che insieme alle parti sociali ha firmato l’accordo, poi recepito dalla giunta regionale, sugli ammortizzatori in deroga che recepisce le ultime novità normative. In tutto nel corso dell’anno che sta per chiudersi sono state presentate a palazzo Donini 4.165 domande per la Cig in deroga (impegno massimo di massimo 21,6 milioni di euro); di queste 2.518 sono state autorizzate per un totale 10,2 milioni di euro sulla base delle risorse assegnate ad oggi dal ministero del lavoro. «L’accordo – ha spiegato l’assessore Paparelli –, che tiene conto delle indicazioni previste dal recente quadro normativo, si pone l’obiettivo di rendere più efficace ed efficiente l’utilizzo di questo ammortizzatore sociale, sia relativamente ai tempi di accesso alle risorse che nella destinazione dei fondi di spettanza regionale».
Le novità In particolare la legge di stabilità 2016 prevede un ulteriore stanziamento di 250 milioni di euro per la Cig in deroga e una fruizione massima per un totale di tre mesi (quattro per la mobilità in deroga). A questo ammortizzatore sociale potranno accedere le imprese, comprese le cooperative sociali, che non abbiano accesso agli ammortizzatori ordinari e i lavoratori che hanno un’anzianità aziendale non inferiore a 12 mesi. La cassa in deroga può essere concessa, in base al decreto ministeriale, solo per situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori o determinate da situazioni temporanee di mercato, per crisi aziendali, per ristrutturazione o riorganizzazione aziendale. Non può invece essere erogata in caso di cessazione dell’attività.
Risorse e tempi In più «è prevista – spiega sempre Paparelli – la riduzione dei tempi di accesso agli ammortizzatori sociali rispetto a quanto previsto dalla norma nazionale, che passano da 15 a 7 giorni, ciò soprattutto per venire incontro alle esigenze delle piccole imprese ed anche in coerenza con quanto previsto dalla normativa in tema di cassa integrazione ordinaria». L’intesa si occupa anche di di disciplinare l’uso di quelle risorse che sono nell’esclusiva disponibilità della Regione e che sono finalizzate a situazioni particolari, come le crisi di rilevanza regionale e le richieste degli studi professionali». Sempre nella seduta di martedì poi la giunta regionale ha formalizzato una decisione già nota da giorni, ovvero la proroga fino al 29 febbraio dei contratti dei direttori sanitari delle quattro aziende sanitarie e ospedaliere dell’Umbria. In totale i candidati sono 93 e la decisione dell’esecutivo è attesa tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio.