di Daniele Bovi e Danilo Nardoni
Il nome da Olimpo della musica, il grande fuoco d’artificio da sparare per i 50 anni di Umbria jazz (in programma a Perugia dal 7 al 16 luglio), è quello di Bob Dylan, all’anagrafe Robert Zimmerman. Le trattative, come confermano più fonti tra Regione, Comune di Perugia e Fondazione UJ, ci sono state e vanno avanti ormai da molti mesi lungo l’asse che collega l’entourage del Menestrello, il festival e la Regione. Dylan è stata di fatto la prima scelta quando UJ ha cominciato a immaginare la fondamentale edizione del cinquantesimo. Altro dato certo è che, al momento, l’Arena Santa Giuliana è “scoperta” per quanto riguarda il primo weekend, ovvero le serate dal 7 al 9 luglio, e che le prevendite per gli altri concerti stanno andando già bene.
PAOLO CONTE A UMBRIA JAZZ 2023
Trattative Da tempo Dylan è impegnato in «Rough and rowdy ways», il tour che lo porterà in giro per il mondo fino al 2024. Al momento sul sito ufficiale dell’artista di Duluth sono confermate solo le date che vanno dal 6 al 20 aprile, quando Dylan sarà in Giappone per undici concerti. Stando a quanto riferiscono i ben informati, Dylan vorrebbe tenere due date in Italia all’inizio di luglio: una a Perugia e l’altra a Milano, al Teatro degli Arcimboldi per due più che prevedibili sold out. È lungo quest’asse che vanno trovati gli incastri giusti. Il dossier è ovviamente delicato, i contratti sono da firmare e per ora UJ spiega che non c’è alcun annuncio da dare né date ufficiali da comunicare, rispondendo con un «no comment» sulle trattative. Insomma, per capire se la fumata bianca ci sarà o no bisognerà aspettare ancora un po’. Dall’esito delle trattative dipenderà ovviamente la composizione del cartellone del primo weekend.
A UMBRIA JAZZ 2023 ANCHE L’EX BATTERISTA DEI POLICE STEWART COPELAND
La storia Per Dylan si tratterebbe della terza volta a Perugia e, in particolare, del secondo concerto. Il primo si tenne il 25 luglio del 2001 sempre al Santa Giuliana, organizzato dal compianto Sergio Piazzoli. Venti in quell’occasione i pezzi (qui la scaletta completa), da «Somebody touched me» a «Blowin’ in the wind». La prima volta in città non è però legata a un concerto. La storia, ormai ben nota, racconta che nel 1962 il poi Premio Nobel per la Letteratura soggiornò un’intera estate a Perugia: qui, all’Università per stranieri, studiava Suze Rotolo, newyorchese di origini italiane della quale era molto innamorato. L’anno dopo, nel 1963, Dylan pubblicò il suo secondo album, «The freewheelin’», sulla cui copertina campeggiava proprio la foto di Rotolo.
UMBRIA JAZZ 2023, ARRIVA BEN HARPER
Alla Bit Dell’edizione dei 50 anni si è ovviamente parlato martedì alla Bit di Milano, la Borsa internazionale del turismo dove l’Umbria si è presentata «forte anche del riconoscimento della Lonely Planet – sottolinea la Regione in una nota – come unica destinazione in Italia “Best in Travel 2023”». Un anno di grandi anniversari tra UJ, la grande mostra alla Galleria nazionale dell’Umbria per i 500 anni della morte del Perugino e non solo. Alla Bit nel corso di un appuntamento al quale hanno partecipato Paola Agabiti, assessore al Turismo, Ilaria Borletti Buitoni, presidente del Comitato ministeriale per i 500 anni del Perugino, Peppone Calabrese, conduttore di Linea Verde Rai, Paolo Boccacci, vice direttore delle Guide di Repubblica e Gian Luca Laurenzi, presidente Fondazione Umbria Jazz, è stata presentata in anteprima la Guida di Repubblica.
UMBRIA JAZZ 2023, RITORNA MIKA
La Guida «Abbiamo chiuso il 2022 con un risultato importante sul fronte del turismo – ha sottolineato Agabiti – superando 6milioni e 330 mila presenze, un dato superiore al 2019. Il 2023 rappresenta un anno importantissimo per l’Umbria, ricorrono infatti 500 anni dalla morte del Perugino e del Signorelli che sono per la nostra Regione un motivo di grande orgoglio. La Regione, insieme alle altre istituzioni umbre, vuole valorizzare l’opera e la personalità di queste due grandissime figure». «La guida di Repubblica in questo contesto – ha aggiunto – è un omaggio non solo ai due grandi artisti, ma anche alla nostra terra ricca di storia, arte e cultura». Il volume, a disposizione dal 27 febbraio nelle edicole e online, racconta non solo la vita dei due artisti ma anche la storia di tutte le città e i borghi che ospitano le loro opere, i loro prodotti e le loro specialità.
UJ e la mostra «Per festeggiare degnamente questo traguardo – ha detto poi Laurenzi a proposito del cinquantennale – UJ sta lavorando ad una edizione molto speciale, che oltre ai grandi nomi, tra i quali i già annunciati Mika, Brad Mehldau, Branford Marsalis, Rhiannon Giddens, Snarky Puppy, Ben Harper, Stewart Copeland, Paolo Conte e Joe Bonamassa, proporrà una serie di eventi e iniziative che renderanno Perugia un palcoscenico unico, vivo e coinvolgente». Quanto invece alla mostra Borletti Buitoni ha sottolineato che «rappresenta il fulcro delle celebrazioni per i cinquecento anni dalla morte di Perugino. Una mostra fondamentale, grazie anche al contributo di grandi musei internazionali, per capire il ruolo dell’artista nel suo tempo, la fama che lo ha accompagnato in vita e il suo riconosciuto valore di Maestro».