«La religione del mercato sta imponendo al patrimonio culturale il dogma della privatizzazione. Ma se l’arte e il paesaggio italiani perderanno la loro funzione pubblica, tutti avremo meno libertà, uguaglianza, democrazia. L’alternativa è rendere lo Stato efficiente. Ma non basta: dobbiamo costruire uno stato giusto». E’ questo uno dei passaggi dell’ultimo libro dello storico dell’arte Tomaso Montanari, intitolato «Privati del patrimonio». Il docente di Storia dell’arte moderna all’Università Federico II di Napoli torna quindi, come di può intuire dal titolo, su alcuni temi a lui molto cari come quelli della fruizione del patrimonio culturale del Belpaese e del rapporto tra pubblico e privato. Montanari presenterà il volume lunedì alle 17.30 a Perugia, nella sede della Fondazione Marini Clarelli Santi di via dei Priori 84. Con l’autore discuteranno del libro Giuseppe Severini, presidente di Sezione del Consiglio di Stato e Bruno Toscano, storico dell’arte e professore emerito dell’Università degli studi Roma Tre. A moderare l’incontro sarà Giovanna Gubbini, presidente della Fondazione.
«Privati del patrimonio», lunedì a Perugia la presentazione dell’ultimo libro di Tomaso Montanari
