di G.O.

Dopo quasi cinquant’anni di attività a Perugia il Centro studi americanistici «Circolo amerindiano» trova una nuova collocazione in via Fratti, dove l’immenso patrimonio di libri, materiale audio-video e reperti etnografici potranno finalmente essere «a disposizione della comunità».

FOTOGALLERY – LA NUOVA SEDE DEL CENTRO STUDI

Il patrimonio Dato in concessione dal Comune di Perugia, il nuovo spazio fornirà una base operativa idonea alle attività del CsaCa, che ospita al suo interno anche la biblioteca specializzata in americanistica «Tullio Seppilli», un patrimonio di circa 40mila volumi. Insieme alla biblioteca fanno parte del patrimonio «Cedorica» anche centinaia di migliaia di foto, video e documenti vari e un’importante collezione etnografica sulle Americhe con oltre duemila pezzi.

Progetti «La nuova sede ci dà molta più possibilità di far conoscere sia il nostro patrimonio che la storia delle comunità del continente americano: esempio di grandi traguardi dell’ingegno del genere umano», dichiara Romolo Santoni, presidente del CsaCa. «Conoscere questa storia è importante, anche per capire noi stessi a chilometri di distanza, e per questo, come da sempre facciamo, lo mettiamo a disposizione della comunità». Nei progetti del rinnovato circolo «attività con bambini e studenti universitari ma anche con ricercatori in Bolivia, Colombia, Venezuela e Messico».

Prossimi spazi Il sindaco Romizi ha riconosciuto che «visto il patrimonio posseduto dal Centro studi, anche gli attuali locali di via Fratti non sono sufficienti a ospitarlo tutto. Tuttavia l’approdo nella nuova struttura deve essere visto come un primo passo per dare dignità a cotanta bellezza e cultura con l’obiettivo di potersi ulteriormente espandere nei locali vicini».

Intrecci e tradizioni Contestualmente all’inaugurazione, che ha visto presenti rappresentati di varie ambasciate oltre che le istituzioni locali, è stata aperta la mostra «Intrecci» con oggetti e artefatti realizzati attraverso questa tecnica dagli Inuit fino ai popoli del Cono Sud, passando per quelli amazzonici. Al centro della mostra gli intrecci di forme, materiali e identità dell’intero continente americano. Inoltre, sarà possibile visitare l’altare dei morti allestito in occasione del Dia de los muertos, simbolo attorno a cui ruota la celebrazione in Messico.

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