‘Colto da sindrome di Stendhal nella sal adel Perugino, portato d’urgenza a visitare Terni’. Una frase da Lercio, una frase effettivamente postata da Lercio, una battuta, pura satira; qualcosa però che in un certo senso offende e denigra la città umbra di San Valentino e dell’acciaio e la questione non è se i ternani sanno stare al gioco oppure no; la questione è chi c’è dietro questo ‘gioco’ a pagamento: è finanziato da Galleria Nazionale dell’umbria che compare come partner della sortita social.

Cinquecentenario del Perugino Nel tentativo, evidentemente, di pubblicizzare quella che il museo ha definito la festa del divin pittore, la Galleria avrebbe contribuito al lavoro del sito satirico Lercio,suscitando qua e là una certa indignazione. A esprimersi presto sul caso, l’ormai ex re delle bufale Ermes Maiolica che ha indirettamente interrogato la giunta regionale con un post dei suoi.
Partito democratico Non manca di dire la sua il Pd di Terni. A intervenire sono il segretario dell’Unione comunale Pierluigi Spinelli e la responsabile Cultura dello stesso partito ternano Giulia Piccioni: «La Galleria nazionale dell’Umbria ha la missione di conservare, esporre al pubblico, valorizzare e arricchire le proprie collezioni al fine di contribuire alla salvaguardia e alla fruizione del patrimonio culturale, affinché la comunità riconosca, apprezzi e dunque tuteli il valore culturale, sociale ed economico dei beni in essa contenuti e del patrimonio culturale storico diffuso nei luoghi della regione nonché, in quanto istituzione pubblica, l’obbligo di valorizzare e sostenere la coesione sociale attraverso l’arte e la sua promozione. Dove la satira è esercizio del diritto alla libertà d’espressione nonché strumento di intrattenimento, come ci dimostra il grande seguito di Lercio.it, rimaniamo sorpresi della scelta, da parte della Galleria Nazionale Umbra, di partecipare ad un post sul Cinquecentenario del Perugino che scredita la città di Terni, che ci risulta ancora saldamente in Umbria. Regione Umbria e Comune di Terni dovrebbero chiedere immediata chiarezza alla Galleria su qual è lo scopo di questo tipo di comunicazione e quale sia stata la natura degli accordi con il collettivo Lercio.it che ha portato a questa uscita grave, che ha lasciato attonita un’intera comunità, oltre a prendere immediate distanze. Va comunque fatta una riflessione a seguito di questo fatto, cioè che alla fine di un’esperienza amministrativa di 5 anni il sindaco Latini continua a non avere peso, a non essere considerato un soggetto autorevole, a scapito della comunità che rappresenta».