Renzo Arbore protagonista all’Immaginario
Renzo Arbore protagonista all’Immaginario

IMMaginario, per i prossimi giorni avrà come protagonista principale della sezione TV Renzo Arbore, al quale sarà reso omaggio attraverso una rassegna dal titolo “Arbore indietro tutta”. Domenica, invece, si è parlato di cinema.

Divagazioni sul cinema e, in particolare, su un certo modo di farlo e di vederlo. Sicuramente fuori dagli schemi, ma inevitabilmente dentro un’idea di cinema alla quale IMMaginario è legato con un filo rosso. Tutto è andato in scena domenica sera nell’appuntamento che ha visto insieme, sopra il palco del teatro Pavone, «importanti autori di un cinema che amiamo» ha ricordato il direttore artistico dell’evento perugino Alessandro Riccini Ricci. «Un cinema in cui tutto sta con tutto, e ci sta benissimo», lo ha descritto così il critico Enrico Ghezzi, moderatore dell’incontro. Oltre a Philippe Garrel (“uno dei più grandi filmatori della storia del cinema”, definito così dallo stesso Ghezzi), c’erano anche Pippo Delbono, Caroline Deruas e Catherine Libert.

E in un incontro dal titolo “Dopo la rivoluzione” (in omaggio a quello che il cineasta francese ha raccontato con il suo cinema dopo il ’68) è arrivato anche, inatteso, il ricordo proprio di Garrel per l’incontro che aveva avuto qui a Perugia con Paolo Vinti, «un rivoluzionario vero», indimenticato agitatore/animatore della scena culturale cittadina, scomparso proprio un anno fa al termine della prima edizione di IMMaginario.

Philippe Garrel

«C’è più cinema italiano nei lavori di Garrel – ha poi ricordato Ghezzi – che in quelli di tanti autori italiani». Dopo il dibattito con gli ospiti presenti, sono state tre le proiezioni andate avanti fino a tarda notte per intrattenere il numeroso pubblico presente in sala: “Les enfants de la nuit” di Caroline Deruas, “La Règle De Trois” di Louis Garrel, e per il gran finale “Un Été Brûlant” di Philippe Garrel.

La serata, invece, si era aperta con la proiezione di “Amore carne” di Delbono. «Un film visionario, di visioni, un film non fatto, ma disfatto» lo ha definito Ghezzi, il quale ha poi parlato «di un cinema di Delbono che sembra essere sempre correlato al suo teatro». «Le mie – ha aggiunto infine il regista – sono immagini che esprimono un’urgenza, che arrivano dalla pancia. Il cinema vero è quello che ti riabitua a guardare, quando ormai si pensa che non ci sia più niente da guardare».

SEZIONE TV – ARBORE INDIETRO TUTTA

Nei giorni scorsi, oltre che di cinema, ad IMMaginario si è anche parlato del futuro della televisione e soprattutto di quale e come debba essere fatto “vero servizio pubblico”. Ma l’informazione non è la sola “vittima” della crisi della tv in Italia: anche l’intrattenimento non versa in buone condizioni percrisi di idee e di format.

Ecco allora che IMMaginario, per i prossimi giorni (22-24 novembre) avrà come protagonista principale della sezione TV Renzo Arbore, al quale sarà reso omaggio attraverso una rassegna dal titolo “Arbore indietro tutta” sulla sua carriera radiotelevisiva con il prezioso contributo di alcuni collaboratori di storici programmi come “Quelli della Notte” e “Indietro Tutta”, ovvero le grandi ed insuperate esperienze televisive di Arbore.

Per il gran finale dell’evento perugino, che per l’occasione si trasferisce al Teatro Morlacchi, si cercherà anche di capire, soprattutto grazie all’appuntamento speciale del 24 novembre “Tv sformat: la tv sformata”, quali sono le differenze tra i format di ieri e quelli di oggi, insieme ad ospiti illustri come, tra gli altri, lo stesso ArborePippo Baudo, Paolo Bonolis e Milly Carlucci.

22 novembre

Il palco dell’Immaginario
Il palco dell’Immaginario

Il primo incontro dedicato ad Arbore, dal titolo “Arborigeni e Arboriani: Alto Gradimento”, si terrà domani (22 novembre) presso il Teatro Morlacchi alle ore 18.30. La tv e la radio di Arbore hanno da sempre rappresentato un modello da tutti citato e così poco seguito. Renzo Arbore, dopo il saluto di Fabrizio Bracco (assessore alla cultura della Regione Umbria), dialogherà con compagni di viaggio e amici come Max Paiella, Gegè Telesforo, Maurizio Ferrini, Marisa Laurito, Mario Marenco, Ugo Porcelli, Stefano Bollani e Carlo Pagnotta. Conduce il giornalista del Messaggero Marco Molendini.

Domani (22 novembre) è il giorno anche di un evento speciale, a cura del Jazz Club Perugia. Dopo l’incursione che Stefano Bollani farà all’incontro del pomeriggio per omaggiare Arbore, il celebre pianista terrà poi un concerto (ore 20.30) all’auditorium del Giò Jazz Hotel per la stagione concertistica del Jazz Club Perugia. Insieme a lui si esibirà anche Hamilton De Holanda (bandolim).

23 novembre

Mercoledì 23 novembre, alle ore 18.30 sempre al Teatro Morlacchi, verrà proiettato “Il Pap’occhio” di Renzo Arbore (Italia, 1980, 110′), in collaborazione con 01 Distribution. Il Papa, convinto di voler rimodernare il linguaggio della Chiesa, ma anche vittima delle potenzialità della televisione, contatta Renzo Arbore per fargli dirigere un programma musicale nel nuovo canale televisivo del Vaticano. Arbore accetta, chiamando a sé tutta la sua “sacra famiglia” di collaboratori con i quali invade il palazzo papale.

A seguire, intorno alle ore 21, l’universo artistico di Renzo Arbore e la tv e la radio di oggi saranno invece trattati durante l’incontro “Arborigeni e Arboriani 2: Alto Sgradimento”. Insieme a Renzo Arbore ci saranno, moderati dal giornalista Marco Molendini e dopo un intervento di saluto dell’assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco, anche Lillo e Greg, Fabio Fazio (in collegamento via Skype), Nino Frassica, Maurizio Ferrini.

24 novembre

La crisi dell’intrattenimento è anche una crisi economica e coincide con la crisi della tv generalista. Una relazione curata degli studenti dell’Università Cattolica di Milano mostra i dati della decrescita dell’audience nelle tv generaliste in questi ultimi anni. Alcuni manager e produttori tv ne parleranno giovedì 24 novembre alle ore 16 presso il Teatro Morlacchi, durante l’iniziativa dal titolo “Il gran rifiuto?”. Sono previsti gli interventi, moderati dal giornalista Marco Molendini, di Mario Maffucci (Rai) e Giorgio Simonelli (Università Cattolica di Milano, opinionista di Tv Talk).

Alle ore 18.30, sempre al Teatro Morlacchi, ci sarà poi un evento speciale dal titolo “Tv sformat: la tv sformata”, un incontro per mettere a confronto i format televisivi di ieri e di oggi. La crisi dell’intrattenimento è la crisi anche dei format e delle idee. Tra analogie, plagi e differenze, quale sarà il futuro della televisione italiana? Insieme a Renzo Arbore, e moderati dal giornalista Marco Molendini, cercheranno di rispondere a questa domanda anche Pippo Baudo, Paolo Bonolis, Lucio Presta, Milly Carlucci.

Il finale di IMMaginario, alle ore 21, sarà poi tutto per Le Iene. La trasmissione cult di Italia1, tra intrattenimento e inchiesta giornalistica, tra sperimentazioni di linguaggio e satira chiude (per sempre) IMMaginario 2.0. Durante la serata, condotta dalla “iena” perugina Mauro Casciari, interverranno anche Pif, Gip, Filippo Roma, Angela Rapanelli, Marco Fubini, Matteo Viviani, Nadia Toffa e alcuni degli autori della trasmissione.

Per ulteriori informazioni e programma completo delle giornate: www.progettoimmaginario.org

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