In pochi sanno che l’Umbria custodisce la memoria di quello, che per varie ragioni, può essere definito il precursore di internet. Il bacino di cultura popolare a cui contadini, artigiani, classi popolari attingevano per recuperare ogni tipo di informazione utile: dalle festività popolari alla posizione degli astri, agli avvenimenti più importanti dell’anno, ma anche informazioni utili all’agricoltura, alle stagioni, alle fasi lunari e previsioni astrologiche.
Sono i volumi Barbanera che da 200 anni entrano nelle case degli italiani, la cui collezione è custodita nella sede della Fondazione Barbanera 1762, riconosciuta nel Memory of the World dell’Unesco, che tutela i più importanti documenti dell’umanità.
E’ possibile consultarla a Spello, nell’ex bachificio del XVIII secolo, che oggi accoglie anche la redazione in una location completamente ristrutturata, nel bel mezzo di uno dei paesaggi più suggestivi dell’Umbria, circondato dall’Orto giardino delle Stagioni realizzato dall’architetto paesaggista inglese Peter Curzon. Qui ha sede anche la casa editrice Campi di Foligno che acquistò il marchio Barbanera e che ha continuato a garantire l’almanacco a tantissimi appassionati italiani. Qui nacque anche il canzoniere della radio, da cui prese origine il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni. Le visite alla collezione sono possibili su prenotazione