Le autorità umbre al Guggenheim

di B.M.

«Il Guggenheim parla alla cultura e all’arte del mondo e da oggi lo fa attraverso le opere di Alberto Burri. Vedere oggi l’intero Guggenheim di New York ospitare oltre cento opere dell’artista umbro è motivo di grande orgoglio perchè valorizza un patrimonio artistico apprezzato nel mondo e un artista tra i massimi interpreti dell’arte figurativa contemporanea». Lo ha affermato la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della conferenza stampa di presentazione della retrospettiva “Alberto Burri:The Trauma of Painting” che il Guggenheim di New York dedica all’artista umbro e che sarà inaugurata questa sera alle 18 (ora locale) e aperta al pubblico dal 9 ottobre al 6 gennaio 2016.

Prestigio internazionale «Questa mostra, voluta nell’ambito delle iniziative organizzate per il centenario della nascita di Burri che ha preso il via a Città di Castello – ha detto la presidente intervenuta alla conferenza stampa con l’assessore regionale alla cultura, Fernanda Cecchini – rappresenta senza dubbio un’opportunità di prestigio e rilievo internazionale per l’Umbria e Città di Castello. Vorrei ricordare che qui al Guggenheim sono ospitate molte opere che l’artista ha voluto fossero custodite nei locali degli ex essiccatoi di Città di Castello e ciò testimonia quanto quella sua idea di utilizzo degli immobili sia stata lungimirante. È la prima volta – ha aggiunto – che un artista legato indissolubilmente all’Umbria ed alla sua città natale viene ospitato dal Guggenheim, visitato annualmente da milioni di persone. Siamo orgogliosi come umbri di questa iniziativa voluta dalla più prestigiosa istituzione di arte contemporanea al mondo quale è la Guggenheim Foundation. La mostra è un grande evento di promozione e di valorizzazione, quindi siamo grati al Guggenheim per aver compiuto questa scelta e per averla finanziata insieme alla Lavazza. Vorrei in questa circostanza manifestare la mia gratitudine oltre che alla Guggenheim Foundation, anche alla Fondazione Burri e al suo presidente Bruno Corà, al vicepresidente Rosario Salvato, a Chiara Sarteanesi che per la Fondazione Burri ha curato l’allestimento della mostra, e al sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta».

La mostra Sono 82 i tecnici che in queste ore stanno lavorando all’allestimento della mostra ‘The Trauma of Painting’ che il museo Solomon Guggenheim di New York dedicherà ad Alberto Burri nell’anno del centenario, la cui inaugurazione ufficiale della retrospettiva sarà venerdì 9.

Presenze Il sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta è in America dall’inizio della settimana per partecipare ai numerosi incontri previsti con i rappresentanti del museo e della città, tra cui quello con il direttore del Guggenheim Richard Amstrong. Insieme a lui anche la presidente della Regione Catiuscia Marini, l’assessore regionale Fernanda Cecchni, il presidente e vicepresidente della Fondazione Burri, Bruno Corà e Rosario Salvato, e il vicesindaco Michele Bettarelli.

Mostra Commenti positivi sul clima di grande attesa che sta accompagnando l’apertura della mostra vengono dalla delegazione tifernate a New York. In particolare il sindaco Luciano Bacchetta ribadisce «La grande attenzione con cui stampa e opinione pubblica guardano a questo evento. Ospitare circa 100 opere di Alberto Burri, alcune delle quali mai uscite dall’Italia, è percepito come un fatto eccezionale ed in realtà lo è. La nostra presenza a New York è doverosa e fortemente voluta dall’organizzazione del centenario, che ne sostiene i costi, perché la città a cui Burri ha lasciato la sua eredità artistica riveste un ruolo fondamentale nei rapporti tra istituzioni culturali e nell’ambito del progetto, in programma nei primi mesi del 2016, di ospitare a Città di Castello una selezione di opere del Guggenheim, connesse allo spirito e alle tematiche del centenario».

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