di Chiara Fabrizi

Xhafer Uruci, 62 anni, si è tolto la vita nel carcere di Terni. L’uomo che giovedì pomeriggio aveva ucciso in casa con cinque coltellate la moglie, Zenepe Uruci, 56 anni, si è suicidato in una cosiddetta cella di transito, dove era da solo. Il muratore albanese da anni residente a Terni avrebbe compiuto l’estremo gesto utilizzando un lenzuolo. A trovarlo nelle prime ore della mattina un agente della polizia penitenziaria. Subito sono scattati i soccorsi, che però sono stati vani, malgrado la cella di transito sia vicino all’infermeria.

Xhafer Uruci si è suicidato nel carcere di Terni Rimasto senza lavoro ormai da diversi anni e considerato affetto da una gelosia patologica nei confronti della moglie, Xhafer Ururci nelle ore successive al fermo aveva manifestato pentimento per l’assassinio della coniuge, ammettendo da subito di aver sbagliato, come era stato confermato a Umbria24 dall’avvocato Cerquetti, che gli era stato assegnato d’ufficio. Xhafer Uruci, nella notte tra giovedì e venerdì, era stato quindi trasferito nel carcere di Sabbione (Terni) in stato di fermo per l’ipotesi di omicidio volontario di Zenepe ed era in attesa di comparire davanti al gip per la convalida. L’epilogo del femminicidio di Terni è dunque un omicidio suicidio, come accaduto per l’altro delitto avvenuto a Tuoro sul Trasimeno.

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