di Maurizio Troccoli
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Francesco Rosi ha tentato di farsi del male in cella. E’ accaduto in due occasioni differenti, i giorni 3 e 4 gennaio.
SUL LUOGO DEL DELITTO. FOTOGALLERY
VIDEO: LA CASA DEL DELITTO
Il tentativo di autolesionismo L’uomo che con due colpi di fucile ha tolto la vita, lo scorso 25 novembre, alla moglie Raffaella Presta, è sorvegliato a vista, nel carcere di Perugia, 24 ore su 24. Fonti di Umbria 24 spiegano che oltre alle guardie l’uomo è anche sorvegliato attraverso alcune telecamere, in qualsiasi momento. E controllato anche quando va in bagno. Nonostante però sia sotto stretta sorveglianza ha tentato, con degli indumenti, sicuramente con una giacca, di legarla al collo, in due differenti occasioni. Non ha avuto tuttavia il tempo neppure di procedere a quanto ha lasciato credere di volere fare poichè le guardie sono intervenute tempestivamente.
VIDEO: LA RICOSTRUZIONE DEL DELITTO FATTA DAI CARABINIERI
VIDEO: ROSI VIENE PORTATO VIA DAI CARABINIERI
L’avvocato Il legale, Luca Maori, raggiunto telefonicamente da Umbria24 ha detto: «Nel rispetto delle vittime di questa tragedia non rilascio dichiarazioni. Sul fatto che Francesco Rosi sia in una condizione mentale a limite, non è la prima volta che lo sosteniamo, quello che ha fatto è gravissimo, va verificato se fosse o meno capace di intendere».
Come vive ora Francesco Rosi Umbria24 ha appreso che Francesco Rosi ha la possibilità anche di uscire dalla cella in uno spazio nel quale può passeggiare, sempre sorvegliato e in determinati momenti. All’interno della sua cella ha anche una televisione che può tenere accesa come tutti gli altri detenuti, secondo lo stesso regolamento. Per lui non è stato predisposto un regime di isolamento, ma la «sorveglianza a vista» che, per potere essere opportunamente esercitata, determina la conseguenza di un effettivo isolamento 24 ore su 24. Poco distante dalla cella di Francesco Rosi, c’è Federico Bigotti, il 21enne di Città di Castello, in carcere con l’accusa di avere brutalmente assassinato, con numerose coltellate, la mamma, Anna Maria Cenciarini. I due non sono nelle condizioni di potere comunicare tra loro e sono entrambi sorvegliati a vista.
Probabilmente sapeva con certezza che lo avrebbero visto e “salvato”..è solo una tecnica per far si che il suo avvocato chieda gli arresti domiciliari, speriamo che il Giudice non ci caschi…
occhio x occhio noooo